allostèrico
agg. (pl. m.-ci) [da allosteria]. Relativo all'allosteria. Si dice alterazione allosterica dell'attività di un enzima o di una proteina quella causata dall'interazione con un'altra sostanza in un luogo che può essere diverso dal suo sito attivo o, nel caso di un enzima formato da varie subunità, dal substrato stesso. In questo secondo caso il substrato può avere una funzione di regolatore allosterico quando, legandosi a un primo sito attivo, provoca un'alterazione della struttura generale dell'enzima che rende i siti attivi delle altre subunità molto più affini al substrato. La molecola passa da uno stato rilassato (R) a uno stato di tensione (T). In generale, anche per enzimi a una o più subunità, una molecola, che possiamo chiamare attivatore, provoca un cambio di conformazione notevole nella struttura della proteina (enzima), legandosi in una posizione anche diversa dal sito attivo (quello che lega il substrato) e rende quest'ultima molto più efficiente nel legare il substrato. Lo stesso fenomeno può essere valido per gli inibitori degli enzimi, che legandosi alla proteina provocano un cambiamento nella loro conformazione che rende la molecola incapace di legarsi al suo substrato.