aeroembolismo
sm. [aero-+embolismo]. Baropatia consistente nella formazione di emboli gassosi che, quando avviene un brusco passaggio nei tessuti dell'azoto disciolto in eccesso nei liquidi extracellulari, contengono prevalentemente azoto; mentre contengono aria quando quest'ultima irrompe in un vaso sanguigno provenendo da alveoli scoppiati per espansione dell'aria contenuta nei polmoni. Nel primo caso la liberazione di bolle gassose è tanto maggiore quanto maggiore è la differenza fra la pressione parziale del gas disciolto nei tessuti e la pressione atmosferica. Per questo, durante la trazione in superficie dei palombari o degli operai che si servono dei cassoni per lavorare nelle profondità subacquee, la decompressione va fatta lentamente permettendo così all'azoto di venir eliminato gradualmente dai polmoni e dai tessuti. In caso contrario si avrà insorgenza di quadri patologici diversi, per esempio la malattia dei cassoni (vedi cassone ed embolia). Nel secondo caso, data la posizione eretta del subacqueo durante l'ascensione, le bolle d'aria penetrate in circolo possono, tramite le carotidi, raggiungere il cervello, provocando perdita di coscienza, convulsioni e morte qualora non si intervenga con tempestiva ricompressione.