Tutu, Desmond
arcivescovo anglicano sudafricano (Klerksdorp 1931 - Cape Town 2021). Insegnante elementare in una baraccopoli alla periferia di Johannesburg, decise di intraprendere il ministero presbiteriale; ordinato sacerdote nel 1961, nel 1975 fu nominato decano della cattedrale anglicana di Johannesburg, primo uomo di colore a ricoprire tale incarico. Nel 1977 venne eletto segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese sudafricane, un organismo che riunisce circa 15 milioni di cristiani appartenenti a varie Chiese protestanti. Vescovo del Lesotho (1977-78), di Johannesburg (1984-86), arcivescovo di Città del Capo, nonché metropolitano della Chiesa del Sudafrica dal 1986, l'anno successivo veniva nominato presidente della Conferenza delle chiese africane. Strenuo difensore degli oppressi e dei detenuti politici, insignito del premio Nobel per la pace nel 1984, Tutu manteneva il suo impegno anche dopo la fine dell'apartheid nella Repubblica Sudafricana, collaborando attivamente con N. Mandela e presiedendo, dal 1996 al 1998, la Truth and Reconciliation Commission (Commissione per la verità e la riconciliazione). Tra i suoi scritti: Gott segne Afrika (1986) e The Rainbow People of God. The Making of a Peaceful Revolution (1994). Nel 2004 ha scritto God Has a Dream: A Vision of Hope for Our Time. Per la sua azione ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali Il Premio Albert Schweizer per l'Umanitarismo (1986), il Premio Pacem in Terris (1987), il Premio per la pace di Sidney (1999), il Premio per la pace Gandhi (2007) e la Medaglia presidenziale per la libertà (2009).