Tatlin, Vladimir Evgrafovič
pittore, scultore e architetto sovietico (Mosca o Harkov 1885-Mosca 1953). Fu una delle maggiori personalità dell'avanguardia russa, assertore di un'arte funzionale, sul presupposto della sintesi tra arte e tecnologia. Formatosi a Mosca, tra il 1911 e il 1912 partecipò alle mostre di avanguardia, tra cui Coda d'Asino, e fu in contatto con M. F. Larionov, N. Gončarova, C. Malevič ecc. Fondamentali per la sua formazione furono tanto la lezione dell'opera di P. Cézanne, quanto la conoscenza, durante un soggiorno a Parigi (1913), del cubismo e particolarmente di P. Picasso. Rientrato a Mosca, Tatlin eseguì i suoi primi rilievi pittorici, composizioni in materiali diversi (legno, metallo, cartone) che inglobano lo spazio reale, dando così l'avvio al costruttivismo russo, movimento volto a superare il puro estetismo per favorire l'incontro tra arte e tecnica, tra arte e produzione. Al 1915-16 risalgono le Costruzioni angolari o Controrilievi, realizzazioni polimateriche nella cui tridimensionalità si attua una vivacissima sintesi “spazio-tempo-movimento” fino al superamento della distinzione tra le arti. Nel 1919 Tatlin progettò il celebre monumento alla Terza Internazionale (esposto nel 1920 ma mai realizzato), sorta di spirale di ferro alta 400 m, che avvolgeva una struttura in movimento composta da due cilindri e una piramide di vetro rotanti a velocità diverse, sintesi di funzionalità ed espressività simbolica. Intorno al 1921-22 l'artista, trasferitosi a Pietrogrado (odierna San Pietroburgo), dove diresse la sezione materiali dell'Istituto di cultura artistica (Inkuk), iniziò a dedicarsi al disegno industriale. Successivamente insegnò all'Istituto superiore tecnico-artistico (Vhutein) di Mosca, fino al 1931, anno in cui progettò una macchina per volare (Letatlin). Dopo lo scioglimento voluto da Stalin dei gruppi di avanguardia, si dedicò alla scenografia, allestendo dal 1934 al 1954 circa ottanta opere teatrali.