Sutri
Indicecomune in provincia di Viterbo (31 km), 291 m s.m., 60,85 km², 6482 ab. (sutrini), patrono: santa Dolcissima (16 settembre).
Centro situato tra i monti Cimini e Sabatini. Importante stazione etrusca, fu conquistato dai Romani nel sec. IV a. C., divenendo poi colonia di diritto latino. Grazie alla sua felice posizione sulla via Cassia conservò importanza anche nel Medioevo. Nel 728 Liutprando lo donò al papa Gregorio II dando così origine al primo nucleo del potere temporale della Chiesa. Nel 1046 vi fu tenuto un concilio che sancì la preminenza imperiale nell'elezione del papa (principatus in electione papae) e pose fine all'esistenza contemporanea di tre pontefici (Silvestro III, Benedetto IX e Gregorio VI). Nel 1059 vi fu deposto Benedetto X; nel 1155 Federico Barbarossa vi si incontrò con Adriano IV e nel 1244 vi trovò precario rifugio Innocenzo IV, ricercato dai soldati di Federico II. Conquistato nel 1264 da Pietro di Vico, fu presto ripreso da Pandolfo dell'Anguillara e restituito alla Chiesa, a cui rimase (a eccezione del breve dominio del Valentino) fino alla fine del potere temporale.§ Il duomo, chiesa romanica molto rimaneggiata, con portico fiancheggiato da un bel campanile (1207), ha un pavimento a mosaico cosmatesco e una cripta di epoca longobarda, formata da sette navate. Nei dintorni sono le poderose rovine di un castello medievale, detto “di Carlo Magno”, costruito su mura preesistenti. La chiesa di Santa Maria del Parto, scavata nella roccia, è un sacello etrusco adattato prima al culto romano del dio Mitra e poi a quello cristiano. La necropoli etrusca conserva numerose tombe con frontoni scolpiti; tra i resti di età romana è l'anfiteatro, a pianta ellittica, scavato nel tufo. § L'economia si basa sull'agricoltura (frumento, uva, olive e, soprattutto, fagioli), sull'allevamento bovino e suino, sull'industria (confezioni, imballaggi, prodotti caseari, manufatti e materiali per l'edilizia), sull'artigianato della terracotta e sul turismo.