Frosinóne (provincia)

Indice

provincia del Lazio, 3244 km², 494.815 ab. (stima 2007), 151 ab./km², capoluogo: Frosinone. Comuni: 91. Sigla: FR.

Generalità

Istituita nel 1927, la provincia di Frosinone occupa la parte sudorientale della regione ed è delimitata dalle province di L'Aquila, Isernia, Caserta, Roma e Latina. Il suo territorio comprende quella regione comunemente conosciuta come Ciociaria.

Territorio

Il territorio provinciale si estende prevalentemente in direzione NW-SE ed è costituito da tre unità morfologiche ben differenziate: a N si elevano i rilievi appenninici dei monti Simbruini, degli Ernici, delle Mainarde e della Meta, incisi dalle valli superiori dei fiumi Liri, Melfa e Rapido; al centro si estende la cosiddetta “Valle Latina”, corrispondente in buona parte alla Ciociaria , formata da un'ampia depressione longitudinale al sistema appenninico e percorsa dal fiume Sacco e dai tratti inferiori del Liri, del Melfa e del Rapido; a S si innalzano, paralleli all'orientamento generale dell'Appennino centrale, i rilievi antiappenninici dei monti Lepini, Ausoni e Aurunci. I fiumi principali sono il Sacco e il Liri che, provenendo rispettivamente dalle province di Roma e dell'Aquila, confluiscono insieme nei pressi di Ceprano, dove formano il lago di San Giovanni Incarico. All'uscita da tale bacino il Liri prosegue verso SE conservando il proprio nome, finché, alla confluenza in esso del Gari, assume il nome di Garigliano e si spinge a S segnando parte del confine con la Campania. Tipica delle zone montane è la problematica dei dissesti idrogeologici; a questi si affianca un significativo impatto ambientale causato dalle attività estrattive della zona dei monti Ausoni. La qualità delle acque del Liri risente molto delle attività industriali ivi localizzate, mentre tipica di alcune zone montane è la problematica dei dissesti idrogeologici. A fronte di queste emergenze si riscontra una discreta sezione provinciale tutelata a livello ambientale grazie all'istituzione del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, che occupa una parte del territorio, e dei Parchi Regionali dei Monti Aurunci e dei Monti Simbruini. Il clima è mite, ma piuttosto rilevanti sono le differenze termiche e pluviometriche che si riscontrano tra le aree pianeggianti e vallive, e quelle più elevate; le precipitazioni sono copiose nei mesi autunnali, ma scarseggiano in quelli estivi. In linea con le province meno popolose del Lazio si registra un saldo del movimento naturale della popolazione decisamente negativo, contrastato, anche se non sufficientemente, dal saldo migratorio positivo. Infatti, mentre permane la tendenza allo spopolamento dei centri minori a vantaggio di città di più grandi dimensioni, l'immigrazione di stranieri è notevole. Meno di un decimo della popolazione regionale risiede in questa provincia, che tuttavia è caratterizzata da alcuni centri demograficamente ed economicamente significativi: il capoluogo, che a sua volta ospita meno di un decimo degli abitanti complessivi della provincia, Alatri, Cassino, Ceccano, Sora, Anagni, Ferentino, Fiuggi e Arce. La via di transito principale della provincia segue la direttrice NS ed è rappresentata dal tracciato dell'Autostrada del Sole (A1), da cui si diramano varie strade statali dirette ai principali centri dell'entroterra, tra cui la SS 214, che da Frosinone conduce all'importante centro di Sora, innestandosi poco a S di tale centro sulla SS 82, che si ricollega a N con la via Tiburtina (SS 5) e a S con la SS 6, che porta a Cassino.

Economia

Per quel che concerne l'agricoltura, va sottolineato come si sia confermata la specializzazione orticola e frutticola delle aree pianeggianti, cui si affianca l'allevamento di bovini, ovini e bufali. Il settore industriale, che ha spesso invaso e circoscritto le aree agricole del fondovalle, mostra una certa tenuta grazie alla presenza di attività con caratteri di base, operanti nei settori chimico, della lavorazione della gomma e meccanico (all'interno della quale si distingue il complesso automobilistico FIAT di Cassino), affiancate da attività di tipo più tradizionale (industria della carta, alimentare, tessile). Due i distretti industriali presenti nel territorio provinciale: quello dei Monti Ausoni, relativo all'estrazione e alla lavorazione del marmo, e quello della Valle del Liri, attivo nel comparto dell'abbigliamento. Poco sviluppato è il settore terziario anche a causa della fortissima attrazione che esercita Roma sull'intero territorio regionale: l'indice di terziarizzazione della popolazione attiva è addirittura il più basso del Lazio. Tra le località turistiche più frequentate si segnalano Anagni, Arpino, Cassino, Fiuggi, Pastena e Veroli.

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