Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale d'-

Indice

superficie 496,80 km², cui si aggiungono 600 km² di zona di protezione esterna, altitudine 600-2247 m s.m. (monte Petroso), province: L'Aquila, Frosinone, Isernia. Sede a Pescasseroli (AQ). Istituzione: 1923.

Territorio

Esteso su una regione montuosa a cavallo dello spartiacque appenninico, è una delle aree protette più antiche d'Italia. Istituito per Regio Decreto subito dopo il Parco Nazionale del Gran Paradiso, comprende la Marsica Fucense, l'alta valle del Sangro con il massiccio della Camosciara, ovvero il cuore dell'area protetta, la valle Peligna, la val di Comino, i monti della Meta e la catena montuosa delle Mainarde. Gravato per buona parte della sua storia da vari problemi, tra cui l'abusivismo edilizio e il bracconaggio, ha iniziato a funzionare solo dalla metà degli anni Sessanta del Novecento. La suddivisione del territorio in zone, iniziata negli anni Ottanta, tende a conciliare le esigenze di conservazione dell'ambiente e di antiche tradizioni, frutto dell'interazione tra l'uomo (che abita nella zona da ca. 40.000 anni) e la natura, con quelle dettate dallo sviluppo socioeconomico del territorio. Di estremo interesse sono i segni di una civiltà silvo-pastorale basata sulla transumanza delle pecore dagli altopiani della Marsica alla Puglia.

Flora e fauna

L'ambiente naturale è caratterizzato dalla presenza di faggete, che si estendono per circa i due terzi della superficie del parco, spettacolari per bellezza e maestosità. A quote più elevate, al faggio si sostituiscono il pino mugo e il pino nero di Villetta Barrea, una pianta risalente probabilmente all'era terziaria e localizzata in alcune zone della Camosciara. Oltre i 1800 m, in ampie distese di praterie erbose, composte prevalentemente da varie specie di Graminacee e Ciperacee, fioriscono il giaggiolo della Marsica, pianta endemica del parco, il giglio rosso o di San Giovanni, il giglio martagone e varie specie di orchidee, tra cui la rara scarpetta di Venere (o pianella della Madonna). Nell'area protetta vivono numerose specie di mammiferi, tra cui il lupo, l'orso bruno marsicano, animale simbolo del parco, e la lince. Tra gli ungulati si segnalano il cervo, il capriolo e il camoscio d'Abruzzo, una sottospecie del camoscio dei Pirenei, che si rifugia soprattutto nella Camosciara e sui monti della Meta. Inoltre, si possono avvistare lo scoiattolo meridionale, una sottospecie caratterizzata dalla livrea nera e dal ventre bianco, la martora e il gatto selvatico. L'avifauna comprende il picchio verde e il rarissimo picchio di Lilford (o picchio dorso bianco), che vive soltanto in alcune zone dell'Appennino Centro-Meridionale. Volteggiano nel cielo del parco alcuni rapaci, quali l'aquila reale, il falco pellegrino, l'astore, la poiana, il gheppio e lo sparviero; in alta montagna è possibile assistere ai voli acrobatici del gracchio alpino e del gracchio corallino.

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