tùfo
sm. [sec. XIV; latino tofus]. Roccia piroclastica formatasi per sedimentazione di materiale proveniente da eruzioni vulcaniche esplosive in ambiente subaereo o subacqueo. I tufi sono aggregati eterogenei costituiti prevalentemente da elementi di diametro compreso tra 2 e 32 mm (ceneri e lapilli), contenenti frammenti lavici di maggior dimensione. I tufi sono generalmente stratificati e compatti per i vari processi diagenetici e di leggero metamorfismo che intervengono nel tempo. La loro struttura viene chiamata cineritica o vitroclastica ed è determinata dalla componente vetrosa suddivisa in piccoli frammenti allungati e ricurvi, con spigoli taglienti e frattura concoide. Se il vetro deriva da una lava acida, il colore del tufo è biancastro, se deriva da una lava basaltica è giallo o bruno chiaro. Se il materiale piroclastico si deposita in un ambiente in cui è in atto una normale sedimentazione, i tufi possono risultare intimamente mescolati con altro materiale detritico (argille, ghiaie, sabbie) e in questo caso vengono chiamati tuffiti. I tufi sono variamente classificati; in base alla granulometria si distinguono tufi cineritici, tufi di lapilli e brecce tufacee; in base al prevalere della componente vetrosa o cristallina si distinguono tufi vetrosi e tufi cristallini; se prevalgono i frammenti rocciosi strappati dal condotto vulcanico e i frammenti lavici grossolani si hanno i tufi litici e i tufi pomicei. In riferimento invece al chimismo delle lave da cui il materiale piroclastico trae origine, si distinguono tufi trachitici, riolitici, basaltici, andesitici ecc. I tufi a grana fine (pozzolane) sono impiegati per preparare malte e cementi capaci di resistere ad acque aggressive. I depositi di tufo sono molto diffusi; in Italia sono noti i tufi trachitici dei Campi Flegrei, il tufo giallo di Posillipo, le pozzolane e le brecce tufacee (piperno) di Napoli, i peperini trachitici dei Colli Albani, i tufi porfiritici delle Alpi Carniche, i tufi basaltici palagonitici della Sicilia; ingenti depositi tufacei si trovano anche nell'Isola di Santorino.