Spielberg, Steven
regista e produttore cinematografico statunitense (Cincinnati, Ohio, 1946). Dopo il successo dell'inquietante film per la televisione Duel (1972), distribuito fuori dagli USA nelle sale cinematografiche, e dell'amaro Sugarland Express (1974), gli venne affidato il colossal catastrofico Jaws (1975; Lo squalo), da lui condotto in porto con eccezionali capacità tecniche. Close encounters of the third kind (1977; Incontri ravvicinati del terzo tipo) fu invece un film di fantascienza tecnologicamente avvincente e dall'impianto piuttosto mistico. Le opere successive sondarono i campi del burlesco e del satirico (1941, 1979; 1941: Allarme a Hollywood) e dell'avventura (Raiders of the lost ark, 1980; I predatori dell'arca perduta). Ma il film con cui Spielberg ha superato ogni precedente primato d'incassi, restando nel contempo fedele alla semplice vena di Duel, è la favola avveniristica ET Extraterrestre (1982). Nel 1984 ha diretto Indiana Jones and the temple of doom (Indiana Jones e il tempio maledetto), scritto dall'amico G. Lucas, fortunato seguito de I predatori dell'arca perduta, interpretato da H. Ford, mentre nel 1986 ha presentato al Festival di Cannes (fuori concorso) The color purple (Il colore viola). Tra i film successivi ricordiamo Empire of the sun (1987; L'impero del sole), Indiana Jones and the last crusade (1989; Indiana Jones e l'ultima crociata), Always (1990), remake di A guy named Joe (1943; Joe il pilota), Hook (1992; Hook-Capitan Uncino), Jurassic Park (1993), Schindler's List (1993), Amistad (1997), e Saving private Ryan (1998; Salvate il soldato Ryan), film crudo e violento sulla seconda guerra mondiale, con cui ha vinto il premio Oscar nel 1999. Spinto dal suo costante interesse per le nuove tecnologie applicate nel campo dei media, ha fondato nel 1994 con il produttore musicale D. Geffen e J. Katzenberg, proveniente dalla Disney, la Dreamworks, una società che produce film e cartoni animati, fra cui Deep Impact e Peacemaker nel 1997, The Prince of Egypt (Il Principe d'Egitto) e AntZ (Z-La formica) nel 1998, programmi televisivi, software per giochi sul computer e parchi giochi. Direttore e finanziatore della Fondazione per la storia visiva dell'Olocausto, ha inoltre prodotto il film di J. Moll The last days, crudo documentario che racconta cinque storie sugli ebrei durante il nazismo, presentato nel 1999 fuori concorso al Festival di Berlino. Nel 2001 è uscito nelle sale il film AI (AI, Intelligenza artificiale), da un progetto iniziale di S. Kubrick, mentre nel 2002 il regista ha girato Minority Report, da un racconto di P. K. Dick. Inoltre, sempre nel 2002, Spielberg ha rimesso le mani, vent'anni dopo, sul film ET: con l'ausilio delle nuove tecnologie digitali, ha ricreato alcune scene del film, eliminando anche alcuni riferimenti al terrorismo, dopo gli avvenimenti dell'11 settembre. Del 2003 è Prova a prendermi, commedia tratta dalla vera storia di Frank Abagnale Jr. che negli anni Sessanta accumulò un patrimonio emettendo assegni falsi e assumendo diverse identità; nel 2004 ha ricevuto il David di Donatello come riconoscimento alla carriera e ha diretto The Terminal, presentato alla 61° Mostra del cinema di Venezia. Nel 2005 ha diretto La guerra dei mondi tratto dal romanzo di H. G. Wells e Munich, in cui racconta la storia di quanto accadde dopo il 5 settembre 1972, quando un commando palestinese, Settembre Nero, fece irruzione nella palazzina che ospitava gli atleti israeliani al villaggio olimpico di Monaco. Nel 2008 presentava a Cannes Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, mentre nel 2011 ha prodotto e diretto Le avventure di Tin Tin. Il segreto dell'unicorno. Nel 2012 Spielberg dirige , film biografico sul 16° presidente degli Stati Uniti.