Sládek, Josef Václav
poeta ceco (Zbiroh, Boemia, 1845-1912). Professore di inglese all'Università e presso l'Istituto superiore di commercio a Praga, per oltre vent'anni direttore della rivista letteraria Lumir, promotrice del cosmopolitismo letterario, Sladek svolse anche un'importante attività di traduttore (da R. Burns, S. Coleridge, H. Longfellow, W. Shakespeare, M. Lermontov). Le raccolte Poesie (1875), Scintille sul mare (1880) e Lungo la traccia chiara (1881), in parte ispirate ai suoi soggiorni negli USA (1868-70) e nell'Europa settentrionale, esprimono il suo dolore per la morte immatura della moglie. Più serene e meditative sono le raccolte Alla soglia del paradiso (1883), Dalla vita (1884), Col sole e con l'ombra (1887), Nel sole invernale (1897), Durante il crepuscolo (1907) e Due libri di versi: Nuovi canti contadini, Il Lete e altre poesie (1909). Sladek fu anche autore di libri di poesia destinati all'infanzia (Il maggio d'oro, 1886; Canti d'allodola, 1888; Le campane e i campanelli, 1894).