Burns, Robert
Indicepoeta scozzese (Alloway, Ayrshire, 1759-Ellisland, Dumfries, 1796). Figlio di un contadino e per gran parte della vita contadino egli stesso, ebbe un'educazione saltuaria. Morto il padre (1784), si trasferì a Mossgiel, dove conobbe Jean Armour, dalla quale ebbe diversi figli, senza poterla sposare per la ferma opposizione del padre di lei. Nel 1786 pensò di emigrare in Giamaica come contabile in una piantagione di schiavi; ma non s'allontanò dalla Scozia e pubblicò a Kilmarnock il suo fortunatissimo libro di poesie Poems, Chiefly in the Scottish Dialect (1786, seconda ed. 1787; Poesie, per la maggior parte in dialetto scozzese) che comprende le sue opere più note, quali The Twa Dogs (I due cani), dialogo di sapore esopico; The Address to the De'il (Apostrofe al diavolo), scherzosa descrizione del diavolo della tradizione popolare; Halloween, vivacissimo scorcio di vita contadina. La fama gli portò un'effimera ricchezza: poté finalmente acquistare una fattoria a Ellisland e sposare Jean Armour (nel 1788), senza per questo rinunciare agli altri suoi numerosi amori e a una vita dissipata che minò la sua salute. Nel 1789 si impiegò come daziere a Ellisland, dove compose, nel 1792, le canzoni musicate da George Thomson e alcune fra le poesie più note, come Tam o' Shanter, pubblicate nella terza edizione dei Poems (1793). Burns è il poeta della vita agreste e si collega alla tradizione dei poeti scozzesi (soprattutto a Ramsay e R. Fergusson). Tuttavia l'assenza di ogni reminiscenza arcadica, il bonario sorriso con cui sono narrate le credenze superstiziose dei contadini, l'apprezzamento della loro dura fatica, l'ironia con cui fustiga il calvinismo ipocrita di certi gentiluomini di campagna e infine l'universalità simbolica a cui si innalzano i comuni incidenti della vita dei campi (come la distruzione del nido di un topo con l'aratro) fanno di Burns un profondo innovatore.
Bibliografia
D. Daiches, Robert Burns, Londra, 1952; M. Lindsay, Robert Burns. The Man, His Work, the Legend, Londra, 1954; idem, The Burns Encyclopaedia, Londra, 1959; T. Crawford, Burns: A Study of the Poems and Songs, Edimburgo, 1960.