Karavelov, Ljuben
scrittore e uomo politico bulgaro (Koprivštica 1834-Ruse 1879). Figura centrale del risorgimento politico e culturale bulgaro, iniziò a Mosca a collaborare per la causa bulgara. Conscio della funzione di stimolo avuta dal patrimonio folclorico nazionale, raccolse e pubblicò Feste dei Bulgari e Documenti del costume dei Bulgari; nel 1868 pubblicò la raccolta di racconti Pagine dal libro delle sofferenze della gente bulgara. Proseguì a Belgrado l'attività politica (era in contatto con l'emigrazione bulgara) e letteraria: scrisse in serbo vari racconti e articoli nei quali propugnò una letteratura con un più accentuato impegno sociale. Dopo l'attentato al re Milan venne arrestato; rimesso in libertà, si spostò a Bucarest. Membro del Comitato centrale rivoluzionario, dedicò tutte le sue energie di scrittore, pubblicista e organizzatore alla lotta di liberazione: diresse l'organo del Comitato Svoboda (Libertà, più tardi Nezavisimost), compose il dramma Hadži Dimităr Jasenov. Scrisse i racconti Hadži Ničo, Cocco di mamma, Il progressista, Il povero ricco, dove sono magistralmente schizzate corpose figure di diversi čorbadzija (collaborazionisti). Dopo l'impiccagione di Levski e il duro colpo inferto al Comitato rivoluzionario interno, Karavelov disperò delle possibilità di ripresa del movimento fino ad accostarsi alla linea dei moderati in contrasto con quella dei “giovani” raccolti intorno a Botev. Nel 1877 con una dichiarazione sull'ultimo numero di Nezavisimost si ritirò praticamente dalla lotta attiva. Rientrò in patria dopo la liberazione.