Sinclair, Upton Beall
scrittore statunitense (Baltimora, Maryland, 1878-Bound Brook, New Jersey, 1968). Scrittore impegnato per eccellenza, Sinclair ispirò la sua attività sia letteraria sia politica (fu membro del Partito socialista dal 1902 al 1934, quando fu sconfitto alle elezioni di governatore della California) a un ideale rinnovamento sociale a favore delle classi umili, denunciando con vigore gli errori del capitalismo. Il tono delle sue numerosissime opere (romanzi, racconti, drammi, saggi, opuscoli, scritti autobiografici), a volte veri e propri libelli, è sempre polemico e propagandistico, a scapito dello stile e della verosimiglianza, ma esse restano efficaci come indagine sociale dell'America dell'epoca. Sinclair ottenne grande risonanza sia in patria sia all'estero con la pubblicazione del romanzo The Jungle (1906; La giungla), composto dopo un'inchiesta sull'industria della carne in scatola. Seguirono tra gli altri, sempre ispirati all'attualità sociale e politica, i romanzi King Coal (1917; Re carbone), Oil! (1927; Petrolio), Boston (1928), sul caso Sacco e Vanzetti, i saggi The Profits of Religion (1918; I benefici della religione), The Goslings (1924; Le ochette), sull'educazione scolastica, The Flivver King (1937; Il re macinino), sull'industria automobilistica ecc. Nel 1940 pubblicò World's End (La fine del mondo), primo di un ciclo romanzesco imperniato su uno stesso protagonista, attraverso le cui vicende Sinclair ripercorre i maggiori eventi mondiali dal 1915 al secondo dopoguerra. Il terzo romanzo del ciclo Dragon's Teeth (1942; I denti del drago), sul sorgere del nazismo, ottenne il premio Pulitzer. Sinclair fu molto popolare all'estero (è stato tradotto in 7 lingue), più che in patria, dove la virulenza della denuncia, specie nelle prime opere, gli aveva alienato parte del pubblico.