Shaanxi
IndiceGeografia
Provincia (205.600 km²; 35.960.000 ab. nel 1999; capoluogo Xi'an) della Cina (Regione del NW), limitata dalle regioni autonome della Mongolia Interna a N e del Ningxia Hui a NW e dalle prov. di Shansi a E, Honan e Hubei a SE, Szechwan a S e Gansu a W. Il territorio, attraversato nella sezione meridionale dai fiumi Wei Ho e Han, che racchiudono la catena montuosa del Chinling Shan (4113 m), è occupato in quella settentrionale, lambita a E dal corso del Hwang He, da tavolati ricoperti di löss elevati in media 800-1200 m. Le condizioni climatiche distinguono una sezione meridionale, più fertile e popolata, con inverni miti (temperatura media di gennaio intorno a 4 ºC), estati relativamente temperate e discrete precipitazioni (750-1000 mm annui), da una settentrionale più fredda in inverno e asciutta in estate. La struttura insediativa vede le maggiori concentrazioni nelle valli fluviali, specie quando irrigue, e nell'area metropolitana di Sian, che domina la gerarchia urbana sotto il profilo sia dimensionale, sia funzionale. Le risorse economiche principali sono l'agricoltura (cereali, cotone), l'allevamento e soprattutto lo sfruttamento del sottosuolo (carbone a Tungchuan, petrolio a Yenchang, salgemma). Le industrie (alimentari, tessili, meccaniche, elettrotecniche, chimiche e del cemento) sono ubicate nel capoluogo e nelle città di Sienyang (Hsien-yang), Baoji, Sanyuan (San-yüan) e Tungchuan. La valle del Wei ha rappresentato, fin dalle epoche più antiche, una importante direttrice delle comunicazioni E-W, ora percorsa da una ferrovia e, fra Sian e Baoji, da una moderna strada; dal nodo del capoluogo si diparte, poi, un'arteria stradale longitudinale che attraversa l'intera provincia verso N, penetrando nella Mongolia Interna. In pinyin, Shanxi.
Storia
Come è attestato dai reperti archeologici il territorio dell'odierna provincia fu toccato dalla cultura di Yang-shao. Nel periodo Chou entrò a costituire il regno di Ch'in e per lunghi periodi, dall'epoca Chou fino al sec. X d. C. lo Shensi ospitò la capitale della Cina (Ch'ang-an, odierna Sian). Fu spesso al centro di rivolte popolari, tra cui le più significative furono quella di Ch'en She (209-208 a. C.), la guerra contadina dell'874-884 d. C. e la ribellione di Li Tzu-ch'eng (1605-1645), esplosa nella prima metà del sec. XVII. Infine, negli anni 1862-74, lo Shensi fu scosso da un'imponente rivolta sviluppatasi sulla scia di quella dei T'ai-p'ing. Dopo il 1922 iniziarono a sorgervi organizzazioni rivoluzionarie e leghe contadine. Nell'autunno 1935 si concluse nello Shensi la leggendaria “Lunga Marcia” delle truppe superstiti dell'Armata Rossa. Nel corso della guerra civile rivoluzionaria (1946-49) la zona Shensi-Gansu-Ning-hsia fu investita dai violenti attacchi sferrati dalle truppe del Kuomintang che, alla fine, riuscirono a prendere Yen-an (marzo 1947). Passato subito dopo al contrattacco, l'Esercito Popolare di Liberazione riuscì a recuperare il 22 aprile 1948 Yen-an, il 20 maggio la principale città della provincia, Sian, ultimando nel luglio 1949 la liberazione dell'intero territorio dello Shensi.