Sernési, Raffaèllo
pittore italiano (Firenze 1838-Bolzano 1866). Studiò incisione e pittura con A. Ciseri all'Accademia fiorentina e, dopo la seconda guerra d'indipendenza, cui partecipò come volontario, si associò al gruppo dei macchiaioli; con T. Signorini, O. Borrani, V. Cabianca, poi a Pergentina con S. Lega, si ispirò alla natura, alternando sintetiche visioni dei colli fiorentini a paesaggi della montagna pistoiese, a San Marcello, dove si recò con Borrani. Nuovamente volontario nel 1866, fu ferito a Condino e, fatto prigioniero dagli Austriaci, morì di cancrena all'ospedale di Bolzano. Nel primissimo gruppo dei novatori toscani, fu il più delicato, impegnato in un difficile accordo tra la tecnica macchiaiola e un tonalismo diffuso, di alto accento poetico. Trattò unicamente il paesaggio, toccando il capolavoro con alcune tavolette (Colli fiorentini, Firenze, Galleria d'Arte Moderna; Veduta del Trasimeno, Milano, collezione privata; L'Arno a Girone, 1863, Crema, collezione privata).