Schadow, Johann Gottfried

scultore e incisore tedesco (Berlino 1764-1850). Fu uno dei principali rappresentanti del classicismo tedesco. Allievo di J. P. Tassaert, al quale succedette nel 1788 come scultore di corte, dal 1785 al 1787 soggiornò a Roma dove fu influenzato da A. Canova e dall'arte antica. Tornato a Berlino, incontrò subito largo favore ed eseguì il monumento funebre del conte A. von der Mark (1788-89, Berlino, Dorotheenkirche), unendo delicate qualità pittorico-luministiche con la purezza della linea neoclassica; la stessa armoniosa fusione si realizza nel gruppo marmoreo Le principesse Luisa e Federica (1795, Berlino, Staatliche Museen, Nationalgalerie), nel busto di Federico Guglielmo III (Berlino, Hohenzollernmuseum) e nei numerosi busti di terracotta o di gesso dove il severo impianto neoclassico è addolcito dal trattamento delicatissimo delle carni e dall'espressione vivace dei volti. Maggiore freddezza e austerità caratterizzano invece i busti di poeti e filosofi (C. M. Wieland, F. G. Klopstock, I. Kant) eseguiti in marmo dal 1806 in poi per il Walhalla tedesco, ideato presso Ratisbona da Ludovico di Baviera. Degne di nota anche la sua produzione di acqueforti di gusto già romantico e la sua attività di teorico dell'arte (Polyklet, 1838). Il figlio Wilhelm (Berlino 1788-Düsseldorf 1862) fece parte a Roma del gruppo dei nazareni, insieme ai quali partecipò alla decorazione ad affresco della casa Bartholdy. Tornato in Germania, nel 1826 divenne direttore dell'Accademia di Düsseldorf, dove diffuse i principi della pittura romantica.

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