Santa Sède
nome dato in origine a ogni sede vescovile fondata dagli apostoli e più tardi riservato solo alla sede del vescovo di Roma. § L'idea del primato della sede romana appare un dato pacifico fin dai primi secoli della cristianità. Tuttavia, l'autorità di detta sede sulle sedi periferiche non poté sempre esercitarsi in modo tangibile in quell'epoca primitiva, data la difficoltà delle comunicazioni, e i singoli vescovi usufruirono, perciò, di una vasta autonomia quanto al governo delle loro diocesi. L'accentramento dei poteri nella sede romana fu opera principalmente dei grandi papi assertori dell'ideale teocratico – Gregorio VII, Innocenzo III, Bonifacio VIII – e, in seguito, della Controriforma attuatasi nel Concilio di Trento. Così si venne a poco a poco perfezionando l'organizzazione degli uffici ai quali spetta di cooperare con il pontefice nel governo della Chiesa universale: essi sono le Sacre Congregazioni, gli Uffici e i Tribunali della Santa Sede. Questa, quale centro del governo della Chiesa universale, è dotata di personalità internazionale: così, allo stesso modo in cui può accreditare i propri rappresentanti diplomatici (nunzi e internunzi) presso i singoli Stati, può accogliere presso di sé i rappresentanti diplomatici (ambasciatori, ministri plenipotenziari) degli Stati medesimi.