Sanco
(latino Sancus), dio romano la cui denominazione completa nelle indicazioni ufficiali era: Semo Sancus Dius Fidius. Semo è il nome che designa la sua appartenenza alla categoria divina dei semones (di cui tuttavia si ignorano le caratteristiche); Sancus è il nome proprio, alludente alla “sanzione” come sua prerogativa; Dius è un aggettivo denotante una natura celeste (il cielo “diurno” luminoso) e “diale”, ossia affine a quella di Giove, del quale Sanco può apparire anche un'ipostasi o una funzione personificata; Fidius è un altro aggettivo che esprime il suo campo d'azione: l'edificazione o la garanzia della fides, il vincolo etico-religioso sottinteso in Roma a tutti i rapporti bilaterali. Ne deriva un Sanco come dio che “sancisce” i patti, come dimostra anche una formula romana di giuramento fatta in suo nome (me-Dius-Fidius). Li sancisce e li garantisce con la minaccia del fulmine (si veda la nostra formula: “Il cielo mi fulmini...”). Sanco è anche un dio folgoratore e in suo nome agiscono i sacerdoti chiamati bidentales, in quanto incaricati di espiare la caduta di un fulmine con la costituzione di una specie di sacrario detto bidentale. La festa di Sanco cadeva alle none (il 5) di giugno.