San Giórgio Canavése
Indicecomune della città metropolitana di Torino (32 km), 300 m s.m., 20,36 km², 2533 ab. (sangiorgesi), patrono: san Giorgio (23 aprile).
Centro situato alla sinistra del torrente Orco, addossato alle pendici meridionali delle colline che chiudono l'anfiteatro morenico eporediese. Nell'alto Medioevo fu centro di una signoria (Curia), dominio comune dei vescovi di Ivrea e di Vercelli e dell'abbazia di Fruttuaria. Nel sec. XII divenne la piccola capitale feudale dei conti di Biandrate, che nel 1336 furono sottomessi al vassallaggio di Giovanni del Monferrato. Con la Pace di Cherasco (1631) passò ai Savoia.§ La parrocchiale dell'Assunta, eretta nel 1529, restaurata e completata con la cupola nel 1929, presenta una facciata rinascimentale; conserva un affresco (Natività) della scuola di Defendente Ferrari. Sull'altura che domina il paese si eleva il secentesco castello dei Biandrate, modificato nel 1746. Una Madonna, affresco della scuola di Gaudenzio Ferrari, è visibile all'interno del santuario di Misobolo (sec. XV, ampliato nel 1729).§ La risorsa principale è l'industria, attiva nei settori meccanico, tessile, dei materiali per l'edilizia e della lavorazione dei minerali. Fiorenti anche l'agricoltura (cereali, uva da vino, ortaggi, frutta e foraggi), l'allevamento (bovini e pollame) e il commercio.§ Vi nacque lo storico e patriota Carlo Botta (1766-1837).