Rio de Janeiro (città)
Indicecapitale dello Stato federato omonimo (Brasile), 6.429.923 ab. (2013), 11.872.000 ab. (2010) l'agglomerato urbano.
Rio de Janeiro. Veduta aerea della città .
De Agostini Picture Library/G. Sioën
Generalità
Situata nella parte sudorientale del Paese, in posizione incantevole tra la baia di Guanabara e l'oceano Atlantico. La fama di cui gode la città è dovuta soprattutto alla salubrità del suo clima e alla sua incomparabile posizione a ridosso delle foreste tropicali e delle piantagioni di banani e canna da zucchero. Altri elementi caratteristici del paesaggio sono le paludi ricoperte da mangrovie − ora in gran parte prosciugate − le celebri, sterminate spiagge che si affacciano sull'oceano e, soprattutto, una serie di rilievi granitici (morros) dalla sommità tondeggiante e dalle pareti rocciose a strapiombo. Tra questi ultimi, il Pão de Açúcar, che per la forma appunto di pan di zucchero è un po' il simbolo di Rio de Janeiro, e il Corcovado (704 m), che costituisce la propaggine più orientale della Serra da Carioca e sul quale si innalza, dal 1931, la gigantesca statua del Redentore. È stata scelta per ospitare i Giochi della XXXI olimpiade nel 2016. L'interesse di Rio de Janeiro è molteplice e va oltre il suo esuberante folclore, di cui una manifestazione è il famoso carnevale. La città è il massimo centro culturale del Paese: vi hanno sede numerose università (Universidade Federal do Rio de Janeiro, 1920; Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro, 1940; Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 1950; Universidade Federal Fluminense, 1960; Universidade Estácio de Sá, 1970; Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro, 1979), un Politecnico (1874), l'Accademia di Belle Arti (1816), un Conservatorio musicale (1848).
Storia
La zona di Rio de Janeiro era abitata prima della conquista dell'America da Indios della razza Tupí. Fu scoperta il 1º gennaio 1502 da A. Vespucci che le diede il nome (Fiume di Gennaio) scambiando la baia per l'estuario di un fiume. Fu poi visitata da altri navigatori spagnoli e portoghesi (Magellano), ma la presa di possesso formale avvenne solo il 1º gennaio 1532 a opera di Martim Afonso da Souza. Il primo insediamento fu tuttavia francese: nel 1555 gli ugonotti Nicolas Durand de Villegaignon e Gaspard de Coligny si installarono su un isolotto della baia dove fondarono la colonia di Fort Coligny. La riscossa dei Portoghesi si ebbe nel 1560 prima con il capitano Mem de Sá e poi con suo cugino Estacio de Sá al quale si deve la fondazione (1565) di São Sebastião do Rio de Janeiro, primo nucleo della città. Eretta a sede vescovile nel 1676, nel 1680 la capitanea di Rio de Janeiro fu elevata alla categoria di capitanea general comprendente Espíritu Santo, Rio de Janeiro e San Paolo. Durante la guerra di successione spagnola Rio de Janeiro fu soggetta a colpi di mano per opera dei francesi: nel 1710 Duclerc sbarcò a Guaratiba e occupò la città. Ma la stessa cittadinanza seppe scacciare gli invasori; l'anno seguente fu occupata e taglieggiata dal corsaro Duguay-Trouin. Nel 1763 Rio de Janeiro divenne capitale del Brasile e da allora la sua storia è praticamente quella del Paese. Nel 1808 vi sbarcò la famiglia reale portoghese che fuggiva dall'invasione napoleonica e nel 1889 la città fu teatro della rivoluzione che abolì la monarchia. Nel 1960, con la costruzione di Brasília, perse la sua funzione di capitale. Nel 1965 Rio de Janeiro ospitò la seconda conferenza dell'Organizzazione degli Stati Americani. Nel 1992 si svolse qui la prima conferenza mondiale sull'ambiente a cui parteciparono molti capi di stato. Nel 2013 si è svolta la Giornata Mondiale della Gioventù, presieduta da papa Francesco.
Arte
Scomparsa ogni traccia dell'abitato sorto nel sec. XVI intorno al Morro do Castelo, le costruzioni più antiche sono le chiese dei conventi di S. Antonio (1607) e di S. Benedetto (sec. XVII, fastosamente decorata nel successivo). Tra i maggiori monumenti del sec. XVIII, costruiti secondo lo stile barocco lusitano, sono le chiese di Nossa Senhora da Glória (1714) e del Carmine (1775), la Candelária (cattedrale, 1775) e la bella passeggiata do Boqueirâo. Nell'Ottocento si diffusero il neoclassicismo e l'eclettismo (Scuola di Architettura, 1816; palazzi Itamaraty, 1856, e Guanabara, 1865; fazende la Garcia e la Vassouras). Nel complesso, Rio de Janeiro presenta però un aspetto moderno, con grandi viali (avenida Presidente Vargas, 1944) e passeggiate. Tra le migliori realizzazioni della nuova generazione di architetti intorno alla metà del sec. XX vi è il Ministero dell'Educazione e della Sanità (1936-43) di L. Costa, O. Niemeyer, A. Reidy, E. de Vasconcelos e con decorazioni di C. Portinari. Importante il Museo di Arte Moderna (1954-67), grandiosa costruzione di A. Reidy e R. Burle Marx. Tra i musei sono da citare il Museu Histórico Nacional, nel quale sono conservati oltre 250.000 reperti che ripercorrono la storia del Brasile dalle origini fino alla nascita della repubblica, il Museu de Arte Moderna e quelli di arte retrospettiva, paleontologia, petrografia e mineralogia.
Spettacolo
Anche a Rio de Janeiro, come in tutto il Brasile, il teatro fu portato dai gesuiti con rappresentazioni edificanti, documentate sin dal sec. XVI, fitte di effetti spettacolari. Non restano invece tracce di forme teatrali indigene, come non esistono manifestazioni sceniche della popolazione nera d'interesse che non sia prevalentemente folcloristico. Il primo teatro permanente fu la Casa da Ópera, inaugurato nel 1767 e attivo per circa mezzo secolo con pittoresche messinscene di melodrammi di Metastasio e di commedie del repertorio europeo. Nel sec. XIX il re del Portogallo Giovanni VI, qui in esilio, fece costruire, secondo i dettami dell'architettura barocca, un Real Teatro de São João, inaugurato nel 1813 e distrutto dalle fiamme nel 1824, ma subito sostituito da un Imperial Teatro São Pedro de Alcántara, più volte ricostruito sino alla definitiva demolizione del 1926, quando già aveva perso gran parte del suo prestigio a vantaggio di un Teatro Municipal, aperto nel 1909. Tutte queste sale hanno ospitato sia l'opera sia la prosa, accogliendo frequentemente compagnie e artisti stranieri in tournée. A esse, sin dal sec. XIX, se ne sono affiancate molte altre, impostate principalmente sugli schemi del teatro di consumo, ma non sono mancati attori e registi di eccellente livello che hanno anche cercato di far sorgere un repertorio nazionale. Il movimento in questo senso è stato particolarmente intenso a partire dal 1930, soprattutto per iniziativa di vari gruppi sperimentali. A periodi di relativa tolleranza si sono alternati momenti di persecuzione che hanno costretto varie personalità della scena all'esilio o all'inattività.
Economia
Rio de Janeiro è il secondo centro industriale del Brasile dopo San Paolo; vi operano industrie alimentari, tessili, metalmeccaniche, elettrotecniche, chimiche, farmaceutiche, cantieristiche, grafico-editoriali, siderurgiche, del vetro, della ceramica, del mobile e dei materiali da costruzione. Di rilievo sono anche le funzioni terziarie della città e, in particolare, quelle connesse ai trasporti, al commercio, al turismo, nonché a un certo numero di servizi amministrativi. Il ruolo mercantile di Rio de Janeiro risale al sec. XVII e si fonda principalmente sull'intensa attività del porto, che è il secondo del Paese dopo quello di Santos. Il traffico di maggiore consistenza è quello di importazione, ma si esportano anche caffè, cotone, zucchero, carne, pelli, semi oleosi, legname, tabacco, frutta, prodotti farmaceutici, materie plastiche e minerali di ferro e manganese. La città dispone di due aeroporti internazionali, quello di Galeão, sull'Ilha do Governador, e quello di Santos Dumont, all'ingresso della baia di Guanabara.
Curiosità
Il Carnevale di Rio, una delle manifestazioni più imponenti e famose del mondo e per molti sinonimo stesso della città, si celebra 40 giorni prima di Pasqua e segna l'inizio del periodo quaresimale. Ufficialmente i festeggiamenti hanno una durata di soli cinque giorni, anche se i partecipanti iniziano i preparativi con mesi di anticipo. La sfilata che attraversa il Sambódromo, culmine delle celebrazioni, ha come assoluti protagonisti elaborati carri allegorici accompagnati da migliaia di suonatori di tamburo e ballerini, allestiti da scuole di samba.