Reye, sìndrome
malattia caratterizzata da encefalopatia acuta e degenerazione degli organi interni; spesso insorge dopo alcune infezioni virali acute (varicella, influenza). L'origine non è conosciuta, ma sono stati chiamati in causa deficit enzimatici, fattori tossici, infezioni virali, assunzione di farmaci (acido acetilsalicilico). È di solito riscontrata in soggetti di età inferiore ai 15 anni. Il sintomo iniziale è il vomito, accompagnato da progressivo deterioramento dello stato mentale, sino al coma. La morte sopravviene per edema cerebrale, quattro o cinque giorni dopo l'esordio della malattia. L'esito dipende dall'entità e dalla velocità di insorgenza del coma, dal grado di ipertensione endocranica e di iperammoniemia. La prognosi per i sopravvissuti è buona, le recidive sono rare. Gli strumenti terapeutici prevedono la terapia di supporto e di correzione degli squilibri metabolici. La terapia invasiva si avvale dell'uso di emodialisi. È in via di sperimentazione una terapia farmacologica che impiega come antidoto la carnitina.