Retractationes
ultima opera di Sant'Agostino, composta tra il 427 e il 430: è una “revisione” delle 93 opere scritte dalla conversione (386) al 427, esclusi i sermoni e le lettere. Delle singole opere vengono ricordate le circostanze della composizione, indicate le finalità, apportate brevi correzioni di ordine letterario, dottrinale ed esegetico, ridiscusse questioni particolari di carattere storico, filosofico o teologico. Le ragioni della composizione delle Retractationes stanno probabilmente nell'esigenza di difendere la coerenza e linearità di un pensiero che si era dovuto esprimere soprattutto attraverso polemiche contro eresie tra loro opposte e di correggere tutte quelle incertezze e imprecisioni che avrebbero potuto rimanere come occasioni di errore. Dal punto di vista teologico vi si nota ancora la preoccupazione contingente di una precisazione e prosecuzione della battaglia contro l'eresia pelagiana e quindi un'insistenza sulla dottrina della grazia e sui limiti della libertà umana. Importante è pure il forte interesse umano come autobiografia intellettuale senile, meno appassionata delle Confessioni, ma ricca di equilibrato distacco, di sincerità, di responsabilità e di dedizione.