Re Lear
(King Lear). Tragedia in 5 atti di W. Shakespeare, rappresentata nel 1606 e pubblicata nel 1608. Tratta da antiche cronache, svolge attraverso le vicende di un re britannico, prima colpevole di aver smembrato il suo regno tra le figlie, poi vittima della loro ingratitudine, un'austera e complessa indagine sull'essenza dell'uomo e sullo sconvolgimento provocato nel singolo individuo, nella famiglia e nello Stato da varie forme di comportamento innaturale. È tra le più alte espressioni poetiche del genio shakespeariano: una tragedia cosmica cui partecipa terribile la furia degli elementi. Dal 1681 è stata rappresentata in un rifacimento a lieto fine di Nahum Tate (anche da attori come Garrick e Kean) e si è tornati al testo originale solo nel 1838 per merito di Macready. Da allora, tra gli altri, sono stati Lear, in Inghilterra, H. Irving, J. Gielgud, L. Olivier, M. Redgrave e P. Scofield (con regia di P. Brook) e, in Italia, E. Rossi, E. Zacconi, R. Ricci e T. Carraro (con regia di G. Strehler).