Zaccóni, Ermète
attore italiano (Montecchio 1857-Viareggio 1948). Dopo esperienze accanto a grandi attori come G. Emanuel, di cui subì la positiva influenza, si qualificò, sul finire del secolo, come interprete di insolita potenza, ispirantesi ai principi del verismo e quindi innovatore. Il suo repertorio ebbe comunque grande estensione e varietà: Ibsen e L. N. Tolstoj, I. S. Turgenev e i Dumas, G. Hauptmann e A. de Musset, G. Giacosa e G. D'Annunzio, per recitare il quale si unì anche a E. Duse. Tra i classici dei secoli passati affrontò W. Shakespeare e C. Goldoni, V. Alfieri e Beaumarchais. Il suo pathos tragico in Re Lear, la sua cordiale comunicativa nel Cardinale Lambertini di A. Testoni, la colloquiale umanità del suo Socrate nei Dialoghi di Platone, da lui messi in scena in vecchiaia, rimangono indimenticabili.