Ragusa (Libero Consorzio Comunale)

Indice

Libero Consorzio Comunale della Sicilia, 1614 km², 314.950 ab. (stima 2021), 193,95 ab./km², capoluogo: Ragusa. Comuni: 12. Sigla: RG.

Generalità

 Si affaccia a W e a S nel canale di Sicilia ed è delimitata dai Liberi Consorzi Comunali di  Caltanissetta e Siracusa e dalla Città metropolitana di Catania. Simbolo del Ragusano sono i numerosi edifici barocchi ubicati non solo nel capoluogo (Ragusa Inferiore o Ibla), ma anche in altri centri, come Modica e Scicli, e dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO insieme alle altre città barocche della Val di Noto.

Territorio

Occupato dal settore sudoccidentale dei monti Iblei, il territorio è prevalentemente collinare, con rilievi costituiti da calcari miocenici, conglomerati pliocenici e tufi vulcanici, culminanti a 906 m nel monte Arcibessi, massima elevazione della provincia. Numerose e pittoresche gole incidono profondamente i versanti collinari e sono percorse da corsi d'acqua dal regime spiccatamente torrentizio, con piene impetuose nel periodo invernale, più piovoso, e lunghi periodi di magra, accentuata particolarmente nei mesi estivi. I principali fiumi, che scorrono nel territorio provinciale con direzione NE-SW, terminando il loro corso nel mar Mediterraneo, sono l'Irmino, l'Acate, che, dopo aver segnato per un tratto il confine con la provincia di Caltanissetta, attraversa l'estremo settore occidentale del Ragusano, l'Ippari e la fiumara di Modica. L'unico bacino lacustre è il lago artificiale Santa Rosalia, formato dallo sbarramento del fiume Irmino. La principale emergenza ambientale riguarda la facile erodibilità del suolo, che in taluni casi si manifesta anche sotto forma di smottamenti o di piccole frane, cui sin da tempi remoti si è cercato di ovviare con la costruzione dei tradizionali muri a secco, che contraddistinguono il paesaggio agrario provinciale. La zona industriale del capoluogo ha un alto tasso di inquinamento. La Riserva Naturale Macchia Foresta del Fiume Irmino, che tutela l'habitat forestale alla foce dell'omonimo fiume, e la Riserva Naturale Pino d'Aleppo, nei pressi del comune di Vittoria, sono le uniche aree protette della provincia. Il clima è tipicamente mediterraneo, con estati calde e asciutte, e inverni freschi e piovosi. Il numero degli abitanti della provincia ha fatto registrare negli ultimi decenni del Novecento un leggero incremento, grazie al saldo del movimento demografico naturale positivo, tale da compensare le perdite dovute all'emigrazione di parte della forza lavoro verso altre province e verso il continente. I centri maggiori, dopo il capoluogo, che concentra circa un quarto dell'intera popolazione provinciale, sono Vittoria, Modica, Comiso, Scicli, Pozzallo e Ispica. La rete viaria, che non può contare su collegamenti autostradali, essendo in fase di realizzazione l'autostrada Catania-Siracusa-Gela, si basa sulla SS 115 Sudoccidentale Sicula, che da Siracusa porta a Trapani, toccando i centri principali della provincia. A E di Modica ha origine la SS 194, che, procedendo verso N e deviando dopo Vizzini a E, giunge nel Catanese, innestandosi nella SS 114 Orientale Sicula. Insufficiente e poco utilizzata è la linea ferroviaria a binario unico. Importante è il nuovo scalo marittimo di Pozzallo, entrato in funzione nel 1992; esso svolge un ruolo fondamentale per tutta la provincia grazie alle moderne infrastrutture, affiancandosi ai piccoli porticcioli turistici di Scoglitti e Donnalucata.

Economia

L'agricoltura rappresenta la risorsa fondamentale dell'economia provinciale, con centri di produzione, come Vittoria, Modica, Santa Croce Camerina e Acate, che sono tra i principali in Europa per la produzione e la commercializzazione di primizie ortofrutticole coltivate in serra. Le principali colture sono gli ortaggi, la frutta, l'uva da vino e da tavola, gli agrumi, le carrube e i foraggi, che alimentano un discreto patrimonio zootecnico (principalmente ovini e suini); è diffuso anche l'allevamento avicolo. Discreto è l'apporto al reddito provinciale fornito dalla pesca, grazie alle flotte pescherecce di Pozzallo, Scicli e Marina di Modica. Per quanto riguarda il settore secondario, spetta un ruolo principale allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo, da cui si estrae una notevole quantità di asfalto e, in misura minore, petrolio (Ragusa). L'industria, inoltre, dalla fine del sec. XX è progredita nel comparto agroalimentare, in cui si segnalano aziende enologiche che producono il pregiato cerasuolo di Vittoria DOC. Altri settori di modesto rilievo, con impianti di medie ma soprattutto di piccole dimensioni, sono quelli chimico, tessile, dei materiali da costruzione e della lavorazione del legno e delle materie plastiche. Rientra nel territorio provinciale parte del distretto industriale di Pachino, relativo alla produzione del pomodoro (tra cui il ciliegino) e dei meloni, condiviso con la provincia di Siracusa. Di scarso rilievo sono le attività legate al terziario, mentre una fase di notevole sviluppo vive il turismo balneare, con buone strutture ricettive (Pozzallo, Marina di Modica, Sampieri, Donnalucata, Marina di Ragusa, Scoglitti), seguito da quello culturale (Ragusa Ibla, Modica, Ispica e Scicli, i siti archeologici di Camarina, Caucana e Cava d'Ispica, con i suoi complessi rupestri, e il castello di Donnafugata).

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