Santa Cróce Camerina

comune del Libero Consorzio Comunale di Ragusa (24 km), 87 m s.m., 40,76 km², 10789 ab. (camerinesi o santacrociani), patrono: san Giuseppe (19 marzo) e santa Rosalia (4 settembre).

Centro posto sulle estreme pendici meridionali dei monti Iblei, non lontano dalla costa del canale di Sicilia. Fu fondato nel 1598 da Giovan Battista Celestri, marchese di Santa Croce, sul luogo occupato dalla città di Camarina (colonia siracusana fondata nel 598 a. C., e, dopo alterne vicende, distrutta dai Romani nel 258 a. C.), e fino alla 1819, quando si liberò dal regime feudale, appartenne alla famiglia Celestri.§ Nella chiesa madre, dedicata a San Giovanni Battista, ricostruita nel 1787, si conserva il monumento funebre dei marchesi Giovan Battista e Lucrezia Celestri (sec. XVII) e una copia, realizzata da Pietro Novelli, della Madonna di Loreto del Caravaggio. Il tessuto urbano, con pianta a scacchiera regolare, è caratterizzato da interessanti edifici liberty, come i palazzi Celestri, Pace e Sant'Elia.§ L'economia si basa sull'agricoltura, specializzata nelle primizie ortofrutticole, ma anche in fiori e piante ornamentali coltivati in serra; si producono, inoltre, agrumi, uva da vino (cerasuolo di Vittoria DOC), olive, mandorle, carrube, cereali e foraggi; è praticato l'allevamento bovino, ovino e suino.§ Nei pressi dell'abitato, oltre al Parco archeologico di Camarina, si trovano ruderi di abitazioni, tombe e catacombe cristiane databili fra i sec. IV e VI e riferibili alla città romana di Caucana. A una decina di chilometri da Santa Croce si erge il famoso castello di Donnafugata, imponente e raffinata dimora signorile ottocentesca di ben 122 stanze, su tre piani, con una loggia neogotica e, all'interno, ricchi arredi d'epoca. È immerso in un parco di circa otto ettari, che nasconde tra la rigogliosa vegetazione elementi decorativi e architettonici di pregio, come la neoclassicacoffee-house, luogo di ristoro per le passeggiate dei proprietari.