Ìspica
Indicecomune del Libero consorzio Comunale di Ragusa (34 km), 170 m s.m., 113,52 km², 16.190 ab. (ispicesi), patrono: Madonna del Carmine (17 luglio).
Generalità
Centro del settore meridionale dei Monti Iblei, posto in una zona pianeggiante lungo il corso, incassato tra le rocce, della fiumara d'Ispica, a pochi chilometri dal mare. Si compone di due parti ben distinte: quella medievale, distrutta dal terremoto del 1693, disabitata e compresa nel Parco archeologico della Forza, e quella settecentesca, sull'adiacente collina, che corrisponde all'attuale abitato.
Storia
In età romana il territorio fu chiamato Ispicae fundus, corrotto in Spaccaforno nel Medioevo. Il borgo che vi sorse dal sec. XII fu possesso di vari signori, dai Lanza, ai Chiaramonte, ai Cabrera, ai Caruso e, infine, agli Statella, cui rimase dal 1520 al 1812. Assunse il nome attuale nel 1935.
Arte
La chiesa di Santa Maria Maggiore (sec. XVIII), dalla facciata arricchita da una bella cancellata in ferro battuto, conserva un notevole ciclo di affreschi (1763-65) di Olivio Sozzi, e, sull'altare maggiore, una tela, Madonna della Cava e santi (1768), di Vito d'Anna; vi si custodisce il Cristo flagellato alla colonna, proveniente dalla “Cava d'Ispica” e oggetto di profonda venerazione locale. Anche la chiesa madre, dedicata a San Bartolomeo, e quella dell'Annunziata (che si distingue per la pregevole decorazione a stucco su fondo azzurro, con scene dell'Antico e del Nuovo Testamento) risalgono al sec. XVIII. Il palazzo Bruno di Belmonte, sede municipale, è uno dei più notevoli edifici liberty della Sicilia. Progettato e realizzato dall'architetto Ernesto Basile ai primi del Novecento, ha pianta quadrangolare, alleggerita da un movimento di torri, logge, balconi e ferri battuti dalle forme floreali.
Economia
L'agricoltura produce cereali, uva da vino (soprattutto eloro DOC), olive, mandorle, carrube, ortaggi, agrumi e fragole; è praticato l'allevamento bovino, ovino e avicolo. La piccola industria opera nel settore dell'edilizia; lungo la costa è molto sviluppato il turismo balneare.
Dintorni
Nei dintorni si trova la suggestiva Cava d'Ispica, vallata scavata nella roccia calcarea, che si estende per circa 13 km tra Ispica e Modica; si raggiunge percorrendo la Barriera, una strada tortuosa che fiancheggia pareti rocciose punteggiate da numerose grotte. All'imbocco della vallata sorge il sito dell'antica cittadella di Spaccaforno, dove è stato istituito il Parco archeologico della Forza: l'area presenta un'ampia panoramica delle varie culture che vi si sono succedute, dalla preistoria (necropoli, gallerie, catacombe cristiane ecc.) fino al Rinascimento e al sec. XVII (resti del palazzo marchionale e dell'antica chiesa dell'Annunziata). All'interno del parco, in una grotta, è stato allestito un interessante antiquarium. Singolare è la galleria detta “Centoscale”, un tunnel di 280 gradini scavati nella roccia, costruito per scendere sotto il livello del fiume e attingervi acqua soprattutto in caso di assedio.