Pózzo, Andrèa
(anche Del Pozzo o Dal Pozzo), pittore, architetto, scenografo e trattatista italiano (Trento 1642-Vienna 1709). Importante personalità nell'ambito del barocco maturo, esercitò un influsso fondamentale sull'arte settecentesca italiana e tedesca. Formatosi a Como e a Milano, nel 1665 entrò come fratello laico nella Compagnia di Gesù, per la quale iniziò un'intensissima attività di pittore e di ideatore di apparati per cerimonie religiose in Lombardia (dove fu aiuto del Richini ), Piemonte e Liguria (fra le opere di questo periodo si ricordano il S. Ignazio, nella chiesa di S. Stefano a Sanremo; gli affreschi del 1676-79 in S. Francesco Saverio a Mondovì; le tele e le decorazioni per S. Fedele a Milano, del 1679). Trasferitosi a Roma nel 1681, lavorò soprattutto per la chiesa di S. Ignazio (1682-98), di cui affrescò l'abside, la tribuna e la volta con la famosa Gloria di S. Ignazio. Sono di questi anni i progetti per numerose chiese della Compagnia in Dalmazia e nel Veneto, e soprattutto il trattato Perspectiva pictorum et architectorum (1693-1702), che divenne un testo fondamentale degli scenografi e dei pittori prospettici del Settecento. Nel 1704 si trasferì a Vienna, dove si occupò della trasformazione e decorazione interna della chiesa dell'Università e affrescò il salone di palazzo Liechtenstein (Trionfo di Ercole), considerato il suo capolavoro. L'arte pittorica e architettonica di Pozzo va ricondotta a un unico principio informatore, la massima resa illusionistica di uno spazio arioso e polivalente; sotto questo aspetto egli si inserisce nel clima del decorativismo barocco, portandone alle estreme conseguenze la capacità di resa spaziale. Numerosi sono i riferimenti a Vignola, Palladio e Borromini, a Pellegrini e Paolo Veronese, fusi in uno stile magniloquente che traduce alla perfezione l'alterigia e il propagandismo dei gesuiti. § Suo imitatore fu il fratello Giuseppe (Cognola di Trento 1645-forse Venezia 1721), architetto e scultore, che diffuse nel Veneto la sontuosità degli altari barocchi (altari del duomo di Bolzano, di Udine e della chiesa degli Scalzi a Venezia).