Nomellini, Plìnio
pittore italiano (Livorno 1866-Firenze 1943). Superato il periodo di formazione accademica (studiò a Firenze con G. Fattori e fu sensibile alla pittura di Lega e di Signorini), si distaccò dai modi macchiaioli delle prime opere (Messi d'oro, 1885) per sperimentare le tecniche del divisionismo con esiti interessanti anche per talune implicazioni di problematica sociale. Una generosa disponibilità alla cultura del tempo rese sensibile l'artista ai richiami simbolisti e secessionisti che favorirono lo sviluppo di una pittura allegorica (I tesori del mare, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna); enfatici e improntati a una vistosità tutta esteriore sono invece i dipinti di contenuto eroico e celebrativo. Fu anche illustratore, autore di almanacchi, manifesti e cartoline.