Musées Royaux des Beaux-Arts
importante raccolta pittorica ospitata a Bruxelles nel palazzo delle Belle Arti. Il suo nucleo originario è costituito da capolavori di scuola fiamminga e olandese che, già sottratti dai Francesi, furono restituiti al Belgio nel 1802. A questo primitivo gruppo, del quale facevano parte tra l'altro quattro grandi Rubens (Adorazione dei Magi, S. Francesco, Incoronazione della Vergine e Martirio di S. Lievino) se ne aggiunse un altro nel 1811 (opere di Jordaens, del Guardi, del Tiepolo); dopo la disfatta napoleonica la raccolta si arricchì ancora di un centinaio di opere restituite dai Francesi (1815), tra cui un altro importante gruppo di dipinti di Rubens. Al 1846 risale l'inaugurazione ufficiale dei Musei Reali, da allora sempre incrementati da acquisti e donazioni di notevole importanza. La prevalenza è nettamente di opere fiamminghe (sotto questo profilo la galleria di Bruxelles è una delle più complete del mondo), con dipinti di P. Christus (Pietà), Q. Metsys (Trittico della leggenda di S. Anna), D. Bouts (Trittico dell'Annunciazione), J. Jordaens (Il satiro e il contadino, Il re beve, Allegoria della fecondità), P. Bruegel, H. Van der Goes, R. van der Weyden (Pietà), H. Memling (Madonna col bambino, Ritratto di Moreel), H. Bosch (Crocifissione), A. Van Dyck. La pittura olandese è ben rappresentata (Hals, H. Rembrandt, J. Ruysdael), mentre scarse sono le testimonianze tedesche (L. Cranach, A. Dürer) e italiane (Tintoretto, Barocci, Guercino, G. Tiepolo, F. Guardi).