Mixovirus
sm. latino scientifico [da mixo-+virus]. Nome dato a un gruppo di agenti virali contraddistinti da una speciale affinità per le mucoproteine dei globuli rossi altre mucoproteine contenenti acido N-acetilneuramico. Se ne distinguono due sottogruppi, denominati Ortomixovirus e Paramixovirus. I primi comprendono i virus dell'influenza umana (tipo A, B, C), dell'influenza suina e dell'influenza aviaria; i secondi quelli delle forme parainfluenzali (tipo 1, 2, 3, 4), il virus del morbillo, della parotite, della malattia di Newcastle (NDV), della peste bovina, del cimurro, il virus della polmonite del topo e il virus respiratorio sinciziale. Di questi ultimi due, che si differenziano sia dagli Orto- sia dai Paramixovirus, è stato anche proposto di fare un terzo sottogruppo, contraddistinto con il nome Metamixovirus. Caratteristiche comuni a tutti i Mixovirus sono: genoma costituito da RNA (acido ribonucleico), nucleocapside a simmetria elicoidale provvisto di un involucro pericapsidico ricoperto di spine disposte radialmente, le quali posseggono attività emoagglutinante; sensibilità all'etere. Caratteristiche peculiari principali degli Ortomixovirus sono: diametro medio delle particelle variabile fra 800 e 1200 Å; forma grossolanamente sferica e presenza di forme allungate o filamentose, che possono raggiungere la lunghezza di 4 μ; attività neuramminidasica. I Paramixovirus si differenziano dai precedenti soprattutto per il diametro delle particelle variabile fra 1000 e 3000 Å; pleomorfismo generalmente non accompagnato da forme filamentose; produzione di emolisina; attività sinciziale; attività neuramminidasica non costante.