Minardi, Tomaso

pittore italiano (Faenza 1787-Roma 1871). Formatosi nel clima neoclassico dell'Accademia di San Luca a Roma, dove insegnò poi per circa trent'anni a cominciare dal 1822, fu tra i principali esponenti del purismo romano (nel 1834 redasse e firmò il manifesto purista insieme a Tenerani, Bianchini e Overbeck), a contatto anche col gruppo tedesco dei nazareni, come attesta il giovanile Autoritratto nello studio (Firenze, Uffizi), già di gusto pienamente romantico. Nella sua produzione, ispirata al morbido linearismo della pittura quattrocentesca soprattutto umbra e toscana, prevalgono i dipinti sacri, eseguiti per varie chiese di Roma e di Spoleto (Morte di S. Stanislao Kostka, Roma, Noviziato dei Gesuiti; Madonna del Rosario, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Abilissimo disegnatore, riprodusse al tratto numerosi capolavori tra cui il Giudizio universale della Cappella Sistina.

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