Major, John

uomo politico inglese (Merton 1943). Studioso di economia, conservatore è divenuto deputato nel 1979. Nei governi guidati da M. Thatcher si è occupato della Sicurezza sociale, del Tesoro e degli Esteri, sino a ricoprire l'incarico di cancelliere dello Scacchiere (1989-90). In seguito alle dimissioni della Thatcher ha assunto la leadership del Partito conservatore, riuscendo a risollevarne le sorti con il successo nelle elezioni politiche del 1992. Nell'occasione si era potuto giovare della crescente domanda di ordine determinata dagli attentati dell'IRA a Londra e dell'inadeguatezza del Labour, privo di una reale leadership, ma il permanere di forti divisioni interne al partito, particolarmente sull'integrazione europea, ostacolavano un pieno recupero del consenso nella società britannica. In questa situazione Major doveva governare un Paese con forti problemi economici e monetari, colpito dal terrorismo nordirlandese e scosso dagli scandali che investivano la famiglia reale. I risultati elettorali delle amministrative del 1993 e del 1994, per non parlare di quelli disastrosi delle europee del 1994, mostravano un inarrestabile declino dei conservatori e una sempre maggiore presa dei laburisti. Major reagiva impegnandosi a fondo per una soluzione politica della questione dell'Ulster, approfittando della decisione dell'IRA di sospendere unilateralmente l'attività armata (1994). Ma agli iniziali successi di un negoziato nel quale era coinvolto anche il governo di Dublino, seguivano i reiterati rifiuti dell'IRA, indisponibile ad accogliere la pregiudiziale della consegna delle armi per il prosieguo della trattativa. La stagnazione e la definitiva interruzione dei colloqui di pace (1996) e il crescere della stella del nuovo leader del Labour, Tony Blair, portavano a una clamorosa sconfitta di Major nelle politiche del 1997.

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