Magliano Sabina
Indicecomune in provincia di Rieti (54 km), 222 m s.m., 43,69 km², 3745 ab. (maglianesi), patrono: san Liberatore (15 maggio).
Centro della Sabina alla sinistra della valle del Tevere. Di origine romana, fu possesso dell'abbazia di Farfa, cui venne confermato dall'imperatore Enrico V nel 1118. Libero comune, per sottrarsi al dominio degli Orsini si pose sotto la protezione di Roma (1311). Annesso alla Chiesa (1318), assalito da Braccio Fortebraccio (1420) e da Francesco Sforza (1435), fu elevato a città nel 1495. Nel borgo, a struttura medievale, prevalgono edifici cinquecenteschi, barocchi e ottocenteschi. La chiesa di San Pietro (sec. XII), presenta facciata e abside romaniche e un interno a tre navate divise da colonne antiche. La cattedrale, consacrata nel 1498, nell'interno a tre navate conserva affreschi del sec. XVIII e notevoli arredi sacri, tra cui una croce del sec. XV. Nel santuario della Madonna delle Grazie (sec. XIII, ma ricostruito nel sec. XV), si ammirano una cripta protoromanica e affreschi votivi del sec. XV. All'agricoltura, che produce cereali, barbabietole, ortaggi, tabacco, olive e uva (vini DOC) e all'allevamento si affianca l' industria, attiva nei settori metalmeccanico, alimentare, del legno, dei componenti per l'edilizia e delle costruzioni. Fiorente il commercio di prodotti agricoli e zootecnici.