Mègara (città)
città (28.195 ab., 2001) ab.) della Grecia, nel nomós dell'Attica, 40 km a W di Atene, nel retroterra del golfo omonimo. Mercato agricolo con industrie di trasformazione e cantieristiche. § L'antica Megara, situata nella Megaride, sull'istmo di Corinto, quasi a cerniera fra il Peloponneso e la Grecia continentale, in età arcaica fu una delle più fiorenti metropoli coloniarie, e contese con successo ad Atene il possesso dell'isola di Salamina. Particolarmente potente divenne nel sec. VII sotto il tiranno Teagene. Entrò in seguito a far parte della Lega Peloponnesiaca, sotto l'egemonia di Sparta. In età classica decadde lentamente: Atene ebbe il controllo di Salamina, Corinto si espanse ai suoi danni. Nel 146 a. C. si diede a Q. Cecilio Metello; parteggiò in seguito per Silla e Pompeo, fu colonia romana in epoca imperiale, venne saccheggiata dai Visigoti (315) fino a che, sotto la dominazione turca, si ridusse a modesto villaggio. § Di Megara, che aveva due acropoli, resta solo la fontana di Teagene. Pausania ricorda numerosi e importanti monumenti, tra cui i templi di Dioniso Patróos (con il satiro di Prassitele) e della Tyche (con statue di Prassitele e Lisippo), il pritaneo e il tempio di Afrodite nell'agorà.