comune in provincia di Rovigo (16 km), 9 m s.m., 55,39 km², 12.173 ab. (lendinaresi), patrono: Natività di Maria Vergine (8 settembre).

Generalità

Centro situato sul Naviglio Adigetto, nella pianura alla destra dell'Adige. È tra i maggiori centri agricoli e industriali del Polesine, e conserva la pianta quadrangolare con i resti delle antiche mura.

Storia

Già centro romano (Antenaria), venne citato per la prima volta nell'870, come feudo dei Cattaneo di Verona, che vi eressero un castello alla fine del sec. XII. Conquistato da Ezzelino da Romano nel 1246, nel 1259 tornò ai Cattaneo che lo tennero fino al 1275. Verso la fine del sec. XIII passò sotto il dominio degli Estensi, che per più di un secolo se lo disputarono con i Carraresi. Caduto sotto la dominazione veneziana nel 1482, visse un lungo periodo di tranquillità, salvo durante la guerra della Lega di Cambrai (1509). Con la caduta di Venezia (1797) e l'arrivo dei francesi il centro divenne autonomo fino all'avvento della dominazione austriaca (1814-66).

Arte

Centro cittadino è l'ampia piazza Risorgimento, circondata da palazzi di impronta barocca, tra cui spicca il Palazzo Comunale, con bel portico su colonne del sec. XIV e, ai lati, i resti del castello estense, la torre delle Prigioni e una porta turrita trasformata nel sec. XVIII in torre dell'Orologio.Il santuario della Madonna del Pilastrello (1577-81), meta di pellegrinaggio, fu rimaneggiato alla fine del Settecento su disegno di G. Baccari e conserva all'interno dipinti di Sebastiano Filippi, del Veronese (1581), della scuola del Guercino (sec. XVII) e l'altare maggiore di G. Marchiori (1745). Il duomo di Santa Sofia, ricostruito nel sec. XVIII, è affiancato da un campanile del 1797 di F. A. Baccari; l'interno a tre navate ha dipinti di D. Mancini (1511), G. Anselmi (1795) e A. Zanchi (sec. XVIII). Nella vicina chiesa di San Giuseppe, oggi battistero, si trovano pitture del sec. XVII di F. Gessi, G. Brandi e B. Gennari. Lungo l'ansa della riviera di San Biagio, si trova la chiesa omonima (sec. XVI, ma trasformata tra il 1803 e il 1813): all'interno si custodiscono tele di A. Vicentino, A. Zanchi e S. Filippi. La quattrocentesca chiesa di San Rocco è stata consacrata ai caduti della prima guerra mondiale. Tra gli altri edifici di Lendinara si ricordano palazzo Dolfin-Marchiori, forse eseguito su progetto di V. Scamozzi nel Cinquecento, con un bel parco progettato da Giuseppe Jappelli, palazzo Malmignati e il cinquecentesco Boldrin-Marchiori, con affreschi dello Zelotti.

Economia

L'industria, particolarmente sviluppata, è attiva nei settori alimentare, meccanico, elettrotecnico, tessile, dell'abbigliamento, dei metalli, delle arti grafiche, dell'ottica e degli strumenti di precisione, del mobile e della lavorazione del legno. L'agricoltura, da sempre specializzata, fornisce ortaggi, frutta, frumento, barbabietole e foraggi. Intenso è l'allevamento bovino e avicolo. Attivo è il comparto commerciale, sia dei prodotti agricoli sia dei manufatti industriali.

Curiosità

Vi nacque il patriota e scrittore Alberto Mario (1825-1883).

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