Lòcri Epizefiri
(greco Lokròi hoi Epizefýrioi), antica città della Magna Grecia, sulla costa ionica della Calabria, presso l'attuale centro di Locri (provincia di Reggio di Calabria). Fondata da coloni locresi nel 673 a. C. sulla costa ionica dei Bruzi, autore del suo originario ordinamento aristocratico era ritenuto Zaleuco, leggendaria figura di legislatore, che le diede un codice di leggi, il più antico d'Europa, imitato poi da altre città. Locri Epizefiri prosperò rapidamente estendendo il suo territorio nell'opposta sponda tirrenica, sconfiggendo i Crotoniati alla battaglia del Sagra (ca. 530 a. C.). Divenuta centro d'arte, andò presto famosa per la produzione di terrecotte votive policrome. Fu dalla parte di Siracusa nella grande spedizione ateniese in Sicilia durante la guerra del Peloponneso; in essa trovò rifugio, nel 356 a. C., Dionisio II espulso da Siracusa, che ne venne però presto cacciato dopo il suo tentativo di instaurarvi un regime tirannico. Parteggiò per Pirro durante la spedizione di questi in Italia e per Annibale nella II guerra punica, finché nel 205 a. C. i Romani la occuparono definitivamente. La città in graduale declino mantenne però, anche come centro d'arte, il suo carattere ellenico pure in età imperiale. Fu distrutta dai Saraceni nel sec. VII. § L'area archeologica dell'antica Locri è assai vasta e si estende a SW dell'abitato, nella piana costiera e sulle colline, anche oltre i confini del territorio comunale. Tra le rovine spiccano numerosi avanzi delle mura e dei bastioni, disseminati su un vastissimo spazio. Notevoli sono anche i resti di vari templi: il cosiddetto “tempio di Marasà”, costruzione di tipo ionico-asiatico; la casa Marafioti, o casino dell'imperatore, tempio dorico con elementi ionici dedicato a Zeus; il tempietto di Athena Promachos e il celebre santuario di Persefone, dove sono stati rinvenuti ricchissimi depositi votivi con immagini della dea. Interessanti sono, inoltre, il teatro grecoromano, posto a ridosso di una collina da cui si domina l'intera città antica, e gli scavi in località Centocamere, con i resti di un santuario e i complessi quartieri della città greca. Una buona parte dei reperti rinvenuti negli scavi più recenti, condotti nel territorio e soprattutto nell'area di Centocamere, sono raccolti nel Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri, che sorge nell'area archeologica, mentre altri oggetti sono nel Museo Nazionale di Reggio di Calabria. Oltre la cinta delle mura della città antica si incontrano necropoli rupestri, a grotticella o a camera, delle popolazioni preelleniche, mentre in località San Francesco sono visibili alcuni ruderi d'età romana.