Klaipėda
capoluogo della contea omonima (Lituania), presso la foce del fiume Nemunas, 187.325 ab., stima 2006. Porto di pesca sul Mar Baltico, è sede di industrie. In tedesco, Memel. § Sorse intorno a un'antica fortezza dell'Ordine Teutonico (sec. XIII); appartenne al Ducato di Curlandia, fu sottomessa dai Cavalieri Teutonici (sec. XIV); divenne prussiana, poi svedese (sec. XVII), poi russa (sec. XVIII), poi ancora prussiana e tedesca sino al 1918. Col Trattato di Versailles (art. 99) la Germania rinunciava a Klaipeda, riconoscendo la nazionalità lituana della maggior parte degli abitanti. Il territorio fu amministrato dapprima da una commissione internazionale, poi (1923) occupato militarmente dalla Lituania, alla quale la città votò l'annessione. La Società delle Nazioni, dopo lunghe perplessità, pose nel maggio 1924 il territorio sotto la sovranità lituana, ma gli concesse un regime autonomo purché fosse assicurato il libero transito delle merci. Durante la II guerra mondiale Klaipeda fu occupata dai Tedeschi; liberata nel 1945 dai Russi, entrò con la Lituania nell'orbita dell'U.R.S.S. da cui è uscita nel 1991.