Ippòdamo di Milèto

(gr. Hippódamos). Architetto e urbanista greco (sec. V a. C.); dopo le guerre persiane gli fu affidata la costruzione del Pireo e nel 445-444 a. C. partecipò alla fondazione di Turi. Da Aristotele, che è la fonte principale su Ippodamo di Mileto e ne illustra le teorie filosofico-politiche e le innovazioni urbanistiche, si sa che egli giudicava ideale una città di 10.000 abitanti divisi in classi (contadini, artigiani, soldati), nella quale fossero differenziate le proprietà pubbliche, private e sacre. Ippodamo avrebbe ideato l'impianto urbano a scacchiera, definito da poche grandi strade ortogonali (platéiai) e da una fitta rete di strade minori (stenopói), sistema che avrebbe messo in pratica nella realizzazione del Pireo e di Turi. I ritrovamenti del Pireo e le scoperte nell'area di Turi-Sibari sembrano confermare alcuni aspetti dei dati trasmessi dalle fonti, soprattutto per la presenza di un grandioso impianto ortogonale con strade larghe da 12 a 15 metri. Ippodamo di Mileto non deve tuttavia considerarsi l'inventore di tale sistema urbanistico, già largamente applicato in età greca arcaica nelle città coloniali d'Occidente (Megara Iblea, Agrigento, Imera, Naxos, Metaponto), dove ebbe un certo sviluppo agli inizi del sec. V a. C.

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