Inverigo

comune in provincia di Como (16 km), 346 m s.m., 9,98 km², 7825 ab. (inverighesi), patrono: sant’ Ambrogio (7 dicembre).

Centro della Brianzaoccidentale, posto alla destra del fiume Lambro. Fondato su un antico stanziamento romano, nel Medioevo appartenne al feudo di Mariano, in seguito sottomesso alla signoria dei Visconti e degli Sforza. Appartenne poi ai Marliani (1580) e ai Crivelli.§ L'edificio di maggior rilievo è La Rotonda, una delle più celebri ville della zona, che Luigi Cagnola costruì agli inizi dell'Ottocento in forme neoclassiche. Da villa Crivelli (edificata nel sec. XVII-XIX sui resti dell'originario castello) ha inizio il famoso “viale dei cipressi” che termina in una scalinata alla cui sommità si erge una grande statua di Ercole, nota come “ il Gigante”. Il viale fu tracciato nella metà del sec. XVII per facilitare l'accesso al santuario di Santa Maria alla Noce, situato nell'omonima località sede, fino all'Ottocento, del maggiore mercato di bozzoli della Brianza. A Cremnago sorge palazzo Perego, opera di Carlo Giuseppe Merlo, e a Pomelasca si trova la villa Sormani (sec. XVII), rifatta in stile neoclassico da Carlo Amati (1813).§ Inverigo è un centro industrializzato, dove i settori più rappresentati sono quelli tessile, meccanico, dell'abbigliamento, delle materie plastiche, degli imballaggi (scatolifici) e della lavorazione del legno (mobili).