Còmo (provincia)

Indice

provincia della Lombardia, 1269 km², 578.175 ab. (stima 2007), 440 ab./km², capoluogo: Como. Comuni: 162. Sigla: CO.

Generalità

Dopo l'istituzione, nel 1992, della provincia di Lecco, la provincia di Como ha perso (con 84 comuni) una consistente porzione territoriale. Posta nella sezione nordoccidentale della regione, confina a NW con la Svizzera (Canton Ticino), nel cui territorio è l'enclave di Campione d'Italia, ed è delimitata dalle province di Sondrio, Lecco, Milano e Varese. È una provincia di importanza strategica nella comunicazione tra la Lombardia e il Nordeuropa.

Territorio

Il territorio è prevalentemente montuoso, se si eccettua la sezione meridionale, disposta a S della linea Como-Erba-Lecco, nella quale ai rilievi prealpini succedono le molli ondulazioni moreniche della Brianzasettentrionale, formate dal ghiacciaio quaternario dell'Adda al suo sbocco nell'alta Pianura Padana. Il Lario, o lago di Como, si stende per gran parte entro il territorio provinciale: infatti, vi sono comprese tutta la sponda occidentale del lago vero e proprio, nonché l'estremità sudoccidentale, o ramo di Como. Della provincia fanno parte anche il settore nordorientale del lago di Lugano, i laghetti intermorenici di Alserio e Montorfano, parte del lago di Pusiano, e, inoltre, parte di quello di Mezzola, formato dal fiume Mera, immediatamente a monte del Lario. Fra le valli alpine e prealpine che confluiscono nel Lario le principali sono la val Menaggio, sul versante occidentale, e la Vallassina, che incide la regione prealpina del cosiddetto “triangolo lariano”, disposta tra i due rami meridionali del Lario. Principali corsi d'acqua sono i fiumi Mera e Lambro, che percorre la Vallassina. I centri rivieraschi sono spesso interessati da esondazioni del Lario nei mesi a più alta incidenza del disgelo alpino. Nel territorio provinciale sono state istituite varie riserve naturali e aree protette, tra cui il Parco Spina Verde, che tutela le colline dell'anfiteatro morenico del Lario, il parco fluviale della Valle del Lambro e il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, immerso tra i boschi di pini dell'area pedemontana e le distese di latifoglie. Se si escludono le fasce costiere lacustri, dal clima mite, quasi mediterraneo, il territorio della provincia presenta caratteri climatici continentali, con notevoli variazioni termiche e pluviometriche dovute alla diversità di altitudine e di esposizione delle varie zone alpine e prealpine. In linea con le principali tendenze regionali gli andamenti demografici segnano, agli inizi del sec. XXI, una stagnazione del saldo naturale, prossimo allo zero, e una crescita della popolazione assicurata esclusivamente dalle immigrazioni estere e interne. Meno di un settimo degli abitanti della provincia risiede nel capoluogo, a causa della presenza di numerosi centri di medie dimensioni, come Cantù, Mariano Comense, Erba, Olgiate Comasco, Lurate Caccivio, Cermenate e Fino Mornasco, cresciuti grazie alla loro importanza economica e strategica nei secoli passati. Per quanto riguarda la struttura urbana della fascia montana, essa è tipica dell'ambiente alpino, con la presenza di alcune deformazioni dovute alla presenza del lago e all'interferenza che esso pone ai collegamenti. In effetti, pur favorendo i contatti tra le genti rivierasche, il lago costituisce una frattura tra i due versanti vallivi: di conseguenza ognuno di essi si organizza in modo autonomo e i centri urbani si distribuiscono senza tenere conto di quanto avviene sul versante opposto. La disposizione delle vie di comunicazione segue, ovviamente, la localizzazione dei centri di maggior rilievo, con una netta predominanza delle direttrici SN, che conducono da Milano alla Svizzera (autostrada A9) e da Milano alla regione dei laghi lariani (SS 35). Un traffico sia di merci sia di persone intasa giornalmente queste vie di comunicazione, importanti anche a livello interregionale, a causa di un significativo movimento di pendolari verso Milano, e interessate da un intenso flusso di lavoratori frontalieri che quotidianamente si recano in Svizzera per lavoro. La rete ferroviaria interessa queste stesse direttrici, mentre la mancanza di aeroporti fa convergere i passeggeri della provincia sugli scali milanesi o svizzeri.

Economia

L'agricoltura ha subito una costante flessione e contribuisce alla formazione del reddito in misura sempre più modesta. Il principale prodotto agricolo è rappresentato dai foraggi, che alimentano un fiorente allevamento bovino. Fra le attività industriali primeggia il settore tessile, con il relativo distretto produttivo, che si basa sulla secolare tradizione artigiana della lavorazione della seta; seguono i comparti del legno e del mobile, che presentano una forte concentrazione nella zona di Cantù (distretto Brianza-Cantù-Como), nonché quelli metallurgico, siderurgico, meccanico, alimentare, chimico-farmaceutico e dei materiali da costruzione. Grazie allo sviluppo del turismo straniero e nazionale è cresciuto il livello dell'offerta in molte località lacustri, quali Varenna, Cernobbio, Bellagio e Campione d'Italia, famose ormai in tutto il mondo per le loro bellezze paesaggistiche, per le ville signorili e per l'alto livello dei servizi che caratterizzano il territorio. Dagli inizi del sec. XXI, inoltre, la provincia ha cominciato a sviluppare i servizi alle imprese e un polo universitario.

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