Ikkyū
poeta giapponese (1394-1481). Monaco della scuola zen, fu una delle personalità più incisive della storia e della letteratura giapponese. Anticonformista, eccentrico, critico nei confronti delle istituzioni e delle strutture di potere createsi all'interno dei grandi monasteri zen, partecipò al rinnovamento artistico e culturale della sua epoca, frequentando personalmente attori del nō, tra i quali Zeami, poeti, pittori e maestri della cerimonia del tè. Fra le sue opere più famose citiamo la raccolta di poesie in cinese Kyōunshū (sec. XV; Raccolta della nube folle), in parte dedicata a puri temi filosofici e religiosi ma famosa anche per i poemi erotici in essa contenuti, e inoltre un'opera in prosa, Gaikotsu (Scheletri), scritta nel 1457, che ribadisce, attraverso una serie di considerazioni e immagini, la convinzione che tutto in questo mondo è pura illusione.