Hus, Jan
riformatore religioso e scrittore ceco (Husinec, Prachatice, ca. 1371-Costanza 1415). Nato da famiglia povera, studiò all'Università di Praga e fu ordinato sacerdote nel 1400. Insegnò all'Università di Praga e fu predicatore nella cappella di Betlehem e confessore del re. Aderì alle dottrine di J. Wycliffe, ritenendo però valida la transustanziazione; attaccò inoltre i vizi del clero e del popolo. Università e clero ottennero la sospensione della sua predicazione e Hus, dopo un inutile ricorso a papa Alessandro V, si ritirò a Husinec sotto la protezione del signore locale. Persuaso a recarsi al Concilio di Costanza (1414) dall'imperatore Sigismondo con un salvacondotto, difese dinanzi al Concilio le sue tesi e rifiutò di ritrattarle. Fu quindi condannato e venne bruciato sul rogo, nonostante il salvacondotto del re. La dottrina di Hus è un frutto diretto dello Scisma d'Occidente e discende dalla dottrina agostiniana della predestinazione, che identifica la Chiesa universale nella società di tutti gli eletti. Capo della Chiesa – afferma Hus – non è il papa, ma soltanto Cristo; in materia di fede l'autorità assoluta è soltanto la Bibbia e quanto il papa comanda va osservato solo nel caso che sia a essa conforme. Il papa inoltre può essere detto “vicario di Cristo” solo se possiede le vere virtù dell'apostolo, altrimenti è un rappresentante dell'Anticristo. L'imperatore ha diritto a privare gli ecclesiastici indegni dei loro beni temporali. Queste idee sono trattate nelle sue opere: De sanguine Christi (1405), De corpore Christi (1406), Postilla de sanctis (1408-12), Super quattuor sententiarum (1409), Quaestio de indulgentiis (1412), De ecclesia (1413) e Contra bullam papae. Frutto della sua attività di predicatore furono numerosi scritti in ceco tra cui spiccano: Interpretazione del Credo, del Decalogo e del Paternostro (1412), La figlia (1412), Postilla, I libretti sulla simonia (1413) e La sostanza della teoria cristiana (1414). Nel trattato De orthographia bohemica (1410) espose i principi della sua riforma dell'ortografia ceca mediante i segni diacritici. Fu anche suo merito l'importante decreto di Kutná Hora, emesso dal re di Boemia Venceslao IV (1409), con cui si modificò il diritto di voto all'Università di Praga. Con le sue profonde lettere in latino e ceco, scritte a Costanza e destinate agli amici in Boemia, all'università e al popolo ceco, creò un nuovo genere letterario. Le sue idee, alla base della riforma ceca, e la sua lotta per la libertà di pensiero ne fecero un personaggio della storia. Hus fu anche un grande letterato che con il suo stile limpido e il linguaggio comprensibile alle masse popolari contribuì decisamente allo sviluppo della lingua e della letteratura ceche.