Feringa, Bernard Lucas
Chimico olandese (Barger-Compascuum, 1951). Consegue il dottorato in Chimica presso l'Università di Groningen nel 1978, divenendo immediatamente ricercatore chimico per la compagnia petrolifera Royal Dutch/Shell ad Amsterdam. Lavora nello Shell Biosciences Laboratories di Sittingbourne, in Inghilterra, dal 1982 al 1983. Torna poi alla Shell ad Amsterdam e nel 1984 diventa docente di Chimica organica all’Università di Groningen dove è professore dal 1988; qui è nominato Jacobus H. van't Hoff Distinguished Professor of Molecular Sciences nel 2004. È eletto membro onorario straniero dell'Accademia americana delle Arti e delle Scienze ed è membro e vicepresidente Accademia Reale delle Scienze dei Paesi Bassi. Nel 2008 viene nominato professore dell'Accademia e cavaliere dalla regina dei Paesi Bassi. Le sue ricerche riguardano stereochimica, sintesi organica, catalisi asimmetrica, optofarmaci, interruttori e motori molecolari, autoassemblaggio e nanosistemi molecolari. Nel 1999 Feringa e i suoi collaboratori annunciano di aver creato il primo "motore molecolare", cioè una molecola che può essere fatta ruotare in una direzione. Di solito, quando le molecole ruotano, hanno la stessa probabilità di ruotare in un verso quanto in un altro. Il motore molecolare è costituito da due “lame”, una delle quali ruota di 180 gradi se esposta alla luce ultravioletta. Ogni lama ha un gruppo metilico ad essa collegato che funge da cricchetto in modo che la rotazione avvenga solo in una direzione. Il gruppo di Feringa ha costruito motori molecolari che ruotano sempre più velocemente fino a una frequenza di 12 MHz. Le sue indagini gli sono valse numerosi premi, tra cui il Koerber European Science Award (2003), lo Spinoza Award (2004), la medaglia d'oro Prelog (2005), il Norrish Award dell'ACS (2007), la medaglia Paracelsus (2008), la medaglia Chirality (2009), l'RSC Organic Stereochemistry Award (2011), l'Humboldt Award (2012), il Grand Prix Scientifique Cino del Duca (Accademia di Francia 2012), la medaglia Marie Curie (2013) e la Nagoya Gold Medal (2013). Il riconoscimento più prestigioso è il Premio Nobel per la Chimica del 2016 per il suo lavoro con le macchine molecolari. Ha condiviso il premio con il francese Jean-Pierre Sauvage e lo scozzese James Fraser Stoddart.