Estremadura (regione della Spagna)

Indice

(Extremadura). Comunità autonoma della Spagna occidentale, 41.634 km², 1.083.879 ab. (stima 2005), 26 ab./km², capoluogo: Mérida. Province: Badajoz, Cáceres. Confini:, Castiglia e León (N), Castiglia-La Mancha (E), Andalusia (S); Portogallo (W).

Generalità

"Per la cartina geografica vedi il lemma dell'8° volume." L'Estremadura si estende nella sezione occidentale della Spagna; il suo territorio è compreso tra le Sierras de Gata e de Gredos a N e la Sierra Morena a S, è costituito da un tavolato, alto in media 300-400 m e interrotto da alcune sierre (de Guadalupe, de Montánchez, de San Pedro) che fanno da spartiacque tra i bacini del Tago a N e della Guadiana a S. Il paesaggio è ovunque di meseta. Il clima è decisamente continentale con temperature estive molto elevate e piogge scarse. La popolazione, in diminuzione rispetto al censimento del 2001, è concentrata nel capoluogo, a Badajoz e a Cáceres. L'aeroporto della regione si trova a Badajoz, sul confine con il Portogallo; i tre centri principali sono collegati con Madrid dalla superstrada, che dalla capitale giunge sino a Lisbona; dal capoluogo si diparte la strada statale che lo collega a N con Cáceres e prosegue fino a Salamanca. Città importanti sono Badajoz, Cáceres, Mérida e Plasencia. L'economia regionale è incentrata sull'agricoltura (cereali, legumi, olivo, vite, cotone, tabacco), la pastorizia e sullo sfruttamento forestale (sughero) e del sottosuolo (ferro, mercurio, piombo).

Arte

La regione è ricca di resti monumentali del periodo della dominazione araba (Alcázar di Mérida, 835; Alcázar di Zafra ; fortezza di Badajoz, ca. 1163-84; mura e torri di Cáceres; castello di Trujillo). Con la vittoria di Alfonso IX di León sugli Arabi (fine sec. XII) iniziò per la regione un periodo di floridezza e di intensa attività edilizia, che si prolungò per tutto il Cinquecento. Furono fondate nuove città (Plasencia, 1178), sorsero cattedrali in stile gotico primitivo (cattedrale di Badajoz, 1232-84; cattedrale vecchia di Plasencia; S. Maria di Trujillo) proseguite e ampliate nei secoli successivi. Numerosissimi i palazzi, le case e le chiese in stile tardogotico dei sec. XV e XVI (S. Francesco a Cáceres; S. Maria e S. Pedro a Garrovillas; chiese e case a Coria, Alcántara, Plasencia). Alle forme tardogotiche fiammeggianti, e successivamente anche rinascimentali e barocche, si unisce lo stile mudéjar, di cui il celebre convento gerosolimitano di Guadalupe (iniziato nel 1389) rappresenta uno dei massimi esempi. Nel primo Cinquecento si diffuse in Estremadura, dai centri della vicina Castiglia, lo stile rinascimentale plateresco, che lasciò importanti testimonianze sia nell'architettura religiosa (cattedrale nuova di Plasencia, di R. Gil de Hontañón e A. de Covarrubias; cattedrale di Coria e S. Benito di Alcántara, di P. de Ibarra) sia in quella civile (case e palazzi a Trujillo, Cáceres, Plasencia). Nel campo della pittura rinascimentale spicca la figura del pittore manierista Luis de Morales. Per il periodo barocco si ricorda il santuario della Virgen de la Montaña presso Cáceres.

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