Badajoz (città)

Indice

capoluogo della provincia omonima (comunità autonoma: Estremadura, Spagna), 184 m s.m., 143.019 ab. (stima 2005).

Generalità

Situata alla confluenza del fiume Gévora con la Guadiana, che qui fa da confine con il Portogallo. Tipica città di frontiera, fortificata da un'imponente cinta muraria ancora ben conservata, ebbe in passato grande importanza militare in quanto situata sulla direttrice Lisbona-Madrid. È sede universitaria.

Storia

Colonia romana (Batallium) e quindi capitale di un piccolo regno arabo (Baṭalyōs), fu conquistata (930) da ʽAbd ar-Raḥmān III. Durante i cosiddetti “regni di taifas” vi regnò la dinastia berbera aftaside, facendo poi parte dei domini almoravidi e almohadi. Riconquistata nel 1230 da Alfonso IX, per la sua posizione venne poi aspramente disputata fra Portoghesi e Castigliani, subendo molte devastazioni. Nel 1580 servì da base a Filippo II per la conquista del Portogallo; fu assediata ancora nel 1660 e nel 1705. Conquistata dalle truppe napoleoniche nel 1811 dopo quasi due mesi di assedio, fu ripresa da Wellington nel 1812. Nel 1936, dopo l'insurrezione franchista, Badajoz rimase fedele al governo repubblicano, costituendo un serio ostacolo al collegamento fra le forze fasciste nonché alle comunicazioni col Portogallo salazariano; presa dopo un'accanita resistenza (14 agosto), fu sottoposta a una violenta rappresaglia.

Arte

La città conserva un'importante fortezza musulmana (o alcázar) del periodo almohade, con il recinto delle mura (ca. 1163-84), la porta di ingresso con arco a ferro di cavallo e il torrione di Espantaperros, ottagonale, di blocchi di granito (ca. 1203; il corpo superiore quadrangolare è più tardo). All'interno della cinta muraria della fortezza, il palazzo dei duchi di Roca, edificato in età rinascimentale, ora restaurato, è sede del Museo Archeologico, ricco di oltre 20.000 reperti. Uno degli accessi alla parte fortificata è costituito dal ponte di Palmas, lungo 582 m, realizzato in granito nel 1596. Il centro antico, ricco di palazzi e di chiese, è raccolto intorno all'imponente cattedrale romanica di San Juan (sec. XIII), dall'aspetto di fortilizio, con torre gotica e chiostro tardogotico (1509-20); nell'interno, a tre navate, si conservano altari, sculture e dipinti dal sec. XV al XVIII, tra cui alcune tavole fortemente mistiche (Pietà e S. Francesco, da un retablo smembrato) di L. Morales detto “El Divino”. Nella sala capitolare è sistemato il Museo Diocesano. Dipinti di Morales si trovano anche in altre chiese della città e al Museo di Belle Arti, che vanta, tra le oltre 1200 opere pittoriche e scultoree che vi sono conservate, lavori di F. de Zurbarán, P. Picasso e S. Dalí. Il Museo dell'Estremadura e Iberoamericano, allestito nei locali di un ex carcere, custodisce lavori di arte contemporanea spagnola, portoghese e latinoamericana.

Economia

Badajoz è un attivo mercato di prodotti agricoli, con industrie alimentari, tessili e metallurgiche. È tuttora fiorente la lavorazione tradizionale del pizzo e del ricamo. In crescente espansione il settore terziario, in cui riveste un ruolo importante il comparto turistico.

Curiosità

Tra il 22 e il 30 giugno, nell'ambito della Fiera di San Giovanni, dal 1980 si svolge il Festival internazionale del folclore, con spettacoli di musica, teatro e danza.

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