Brèra, Osservatòrio Astronòmico di-
osservatorio italiano, il più ricco di tradizioni scientifiche, iniziate dai fondatori, i padri gesuiti, che, proprietari nel 1760 del palazzo di Brera, affidarono ai padri L. La Grange e R. Boscovich il compito di installarvi una specola astronomica. Dal 1777 la direzione dell'osservatorio passò a F. Reggio e, successivamente, ad A. Cesaris e B. Oriani, tutti religiosi gesuiti. L'Osservatorio di Brera partecipò alla commissione per l'introduzione del sistema metrico decimale e alla campagna geodetica 1803-05 di triangolazione dell'Italia settentrionale. All'Osservatorio si formarono personaggi divenuti poi famosi nelle scienze astronomiche: C. Brioschi, G. Plana, padre G. Inghirami. A partire dal 1862 subentrò G. V. Schiaparelli, sotto la cui direzione – famosa per le osservazioni di Marte e per gli studi sulla natura degli sciami meteoritici – vennero ampliati i locali dell'osservatorio e acquistati nuovi strumenti, tra cui due cannocchiali rifrattori, un Merz da 20 cm e un Repsold di 49 cm di apertura. A Schiapparelli seguì Celoria e, nel 1917, L. Gabba. Nel 1922, sotto la direzione di E. Bianchi, si decise di costruire la succursale di Merate, nella quale venne installato un riflettore Zeiss di 1 m di diametro da destinarsi a ricerche di fisica stellare.