Bibliotèca italiana
rivista periodica di letteratura, scienze e arti, fondata a Milano nel 1816 per iniziativa del governo austriaco, allo scopo di propagandare nell'opinione pubblica italiana le idee della Restaurazione. Diretta da G. Acerbi, vi scrissero alcuni fra i maggiori esponenti della cultura italiana di allora (V. Monti, P. Giordani, S. Pellico, P. Borsieri, ecc.); Madame de Staël vi pubblicò il famoso articolo Sulla maniera e utilità delle traduzioni, che scatenò in Italia la polemica tra classicisti e romantici. Scoperti i veri intendimenti anti-italiani e filoaustriaci della rivista, il gruppo di patrioti guidato dal Pellico se ne distaccò, fondando Il Conciliatore (1818). Assunto un orientamento risolutamente classicista, il periodico, sotto la direzione (dal 1826) di R. Gironi, I. Fumagalli, F. Carlini e altri, ebbe vita fino al 1840; nell'anno successivo fu assorbito dall'Istituto lombardo di scienze, lettere e arti, e fu pubblicato fino al 1859 con il titolo di Giornale dell'Istituto lombardo di scienze, lettere e arti e Biblioteca italiana.