Descrizione generale

(Dal nome del titano Atlante della mitologia greca) il primo missile balistico intercontinentale (ICBM) statunitense, lanciato per la prima volta con successo nel 1959. Alimentato a combustibile liquido e caratterizzato da un serbatoio a pallone con pareti sottili pressurizzate, il razzo, nelle sue diverse versioni e combinazioni, fu usato per scopi militari e civili, segnando la storia della conquista dello spazio. La prima versione, l' D, oltre che come missile balistico intercontinentale, fu utilizzata in astronautica nel primo programma statunitense di volo umano nello spazio, il progetto Mercury. Sviluppato in campo spaziale in congiunzione con il razzo (stadio superiore) Centaur, l' (o -Centaur) restò sempre uno dei principali e più affidabili lanciatori del mondo. L' D venne costruito dalla Convair Astronautics (General Dynamics). Gli delle generazioni successive, 2 (2A e 2AS), 3 (3A e 3B), e 5 (serie 400 e serie 500), erano e sono costruiti dalla Lockheed Martin. La famiglia dell' 2 poteva portare in orbita geosincrona di trasferimento (GTO) carichi utili compresi tra 2.812 kg e 3.719 kg; la famiglia degli 3 poteva trasportare in orbita geosincrona di trasferimento sino a 4,500 kg; la famiglia degli 5 arriva sino a 8.670 kg in orbita geosincrona di trasferimento.

Storia: le origini

Il missile balistico intercontinentale (ICBM) XSM-65D, basato sulla versione iniziale D, fu fatto volare per la prima volta nel luglio 1959. Il 31 ottobre dello stesso anno una squadriglia di XSM-65D venne schierata, sempre pronta al lancio, nella base di Vanderberg dell'aviazione militare statunitense. L'-Centaur, fu invece lanciato per la prima volta nel 1962. In quell'anno cominciò a essere usato con le sonde spaziali Mariner per l'esplorazione di Mercurio, Venere e Marte (1962-1973). L' D, nella versione Mercury, lanciò anche 10 missioni del programma Mercury (1962–1963) e portò per la prima volta un astronauta americano, J.H. Glenn, in orbita attorno alla Terra. Inoltre, nei suoi primi voli, l'-Centaur lanciò, nel 1966, il Surveyor 1, il primo veicolo statunitense a effettuare un atterraggio soffice sulla Luna, e, nel 1972, il Pioneer 10, il primo veicolo costruito dall'uomo a lasciare il Sistema Solare.

Gli Atlas 2

Ai primi seguì la nuova famiglia degli 2, il cui sviluppo cominciò alla fine degli anni Ottanta del sec. XX quando furono usati come lanciatori di satelliti senza uomini a bordo. Gli 2AS furono i razzi più potenti della serie 2. Il primo 2AS fu lanciato nel 1993, due anni dopo il primo 2, e contabilizzò un totale di 30 lanci, tutti con successo. La famiglia di razzi 2 restò operativa sino al 31 agosto 2004 quando un 2AS a due stadi (il secondo stadio era, come al solito, un Centaur) mise in orbita un satellite militare da ricognizione del National Reconnaissance Office (NROL-1). Gli 2 si rivelarono totalmente affidabili con il 100% di lanci riusciti. Tuttavia, mentre gli 2 continuavano a volare, la Lockheed Martin sviluppava anche la nuova famiglia dei più potenti 3.

Gli Atlas 3

L' 3 fu concepito come veicolo di transizione dagli 2 alla futura generazione di 5 (che infatti utilizzano lo stesso motore, russo, degli 3). Il primo volo dell' 3 (l' 3A) ebbe luogo il 25 maggio 2000 e portò in orbita geostazionaria, tramite lo stadio Centaur, un satellite per telecomunicazioni europeo (Eutelsat W4). Si trattò di un volo storico, perché un vettore che era nato negli anni Cinquanta del sec. XX come missile balistico intercontinentale puntato contro la Russia aveva volato, per la prima volta nella storia dell'astronautica, propulso da un motore russo, anch'esso eredità della guerra fredda, il potente RD-180. L' 3B fu lanciato il 21 febbraio 2002 e mise in orbita geostazionaria (GTO) il satellite EchoStar 7. Un altro 3B portò in orbita, il 12 aprile 2003, il satellite per telecomunicazioni Asiasat 4. Gli 3 finirono di volare nel 2005, quando il terzo e ultimo della serie, un 3B, il 2 febbraio 2005 portò in orbita il secondo satellite militare della serie NROL (NROL-2).

La famiglia degli Atlas 5

I vettori 5 sono molto differenti dagli delle serie precedenti, soprattutto perché non fanno più uso dei caratteristici serbatoi a pallone, ma incorporano strutture rigide per i booster del primo stadio. Il primo lancio di un 5 ebbe luogo con successo il 21 agosto 2002. Gli 5, che si servono dello stesso stadio Centaur utilizzato dagli 3, sono tutti dotati del potente motore russo RD-180, anch'esso usato negli 3. La flessibilità del grande razzo è garantita particolarmente dal fatto di poter utilizzare, a seconda del carico e dell'orbita di lancio, da 1 a 5 booster solidi distaccabili.

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