Arikha, Avigdor
artista rumeno (Radauti, Bucovina, 1929). Sopravvissuto ai campi di concentramento tedeschi grazie al suo precoce talento nel disegno, giunge a Gerusalemme nel 1944 dove intraprende (1946-49) studi di pittura alla Bezalel School. Dopo un soggiorno a Parigi per completare la sua formazione alla Ècole des Beaux Arts e una fase astratta vicina alle contemporanee esperienze dell'Informale (Noir basse, 1959), ritorna fra il 1965 e il 1973 al figurativismo. Abbandonata la pittura, si dedica esclusivamente alle arti grafiche – sue tavole accompagnano opere di Rilke, Beckett, Hemingway, Gogol, Carmi –, campo nel quale ottiene numerosi riconoscimenti, come la Medaglia d'oro alla Triennale di Milano del 1954. Oltre a dedicarsi alla pittura, al disegno, all'incisione, alla realizzazione di vetrate e mosaici, ha scritto numerosi articoli e cataloghi d'arte.